La diagnostica molecolare permette terapie oncologiche precoci e mirate

La nuova diagnostica è molecolare: si fonda cioè sulla genomica e tende a mettere in luce le differenze genetiche tra le persone che prende in esame. Oggi si ricorre a test diagnostici più specialistici e, in un tempo successivo, a farmaci o a regimi farmacologici più efficaci e meglio tollerati. Da gennaio di quest’anno è stato autorizzato in tutto il mondo il ricorso al test «Amplichip CYP 450» che riconosce la velocità con cui due individui diversi metabolizzano i farmaci loro somministrati.
Analizzando le variazioni di due geni del mitocondrio 450, infatti, questo test stabilisce come viene metabolizzato un determinato principio attivo di un farmaco: in modo rapido, in modo normale, in modo lento. Ciò aiuta i medici a prescrivere non solo il farmaco più adatto ma a fissarne il dosaggio. La conquista di cui parliamo appartiene a Roche Diagnostics, che sta sviluppando prodotti finalizzati a personalizzare le cure in varie aree patologiche.
Alla fine di giugno partirà lo studio internazionale «Mile» (Microarray innovations in leukemia) che durerà 18 mesi e interesserà dieci laboratori europei (due italiani) e americani. Tutti utilizzeranno il test «Ampli Chip Leukemia» per determinare differenti sequenze geniche. I risultati saranno confrontati con quelli ottenuti con gli esami diagnostici abituali della leucemia e ciò permetterà di rendere più efficace la performance diagnostica dei chip.
Studi internazionali condotti su diversi tipi di tumori maligni hanno stabilito che una mutazione del gene p53 (indicato come gene soppressore del tumore) o la eccessiva produzione di livelli proteici possono essere spiegati come indicatori biologici predittivi. Il testo Amplichip 53 diventa uno strumento importantissimo che aiuta gli oncologi medici a fare la diagnosi più giusta e a disporre la terapia più indicata.

Questo test di Roche Diagnostics sarà messo a disposizione di alcuni laboratori di ricerca nel 2006: servirà a riconoscere le mutazioni genetiche della leucemia e di altre gravi neoplasie. Tra le prime il carcinoma polmonare, il cancro della vescica e il carcinoma mammario.

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