L'esistenza delle Circoscrizioni è, ormai,un fatto acquisito per la maggior parte dei cittadini: l'attività dei Distretti Sociali, il rilascio dei permessi, l'importante funzione degli Sportelli del Cittadino ha sicuramente favorito il dialogo dell'Amministrazione con i residenti. Questo, tuttavia, non è più sufficiente! La verità è che è ormai troppo tempo che il processo teso a rendere i quartieri sempre più responsabili delle decisioni e delle scelte amministrative si è arenato: è necessario che la Giunta Pericu riprenda concretamente quel processo del decentramento amministrativo che ha portato all'accorpamento delle 25 Circoscrizioni nelle attuali 9, con funzioni decisamente più ampie dei vecchi quartieri ma ancora insufficienti per chi voglia governare realmente il territorio. Le Circoscrizioni svolgono, infatti, un'importante attività amministrativa, in relazione ai servizi di base ed alle altre competenze delegate dal Comune e dalla legge: le Circoscrizioni di decentramento comunale si trovano pertanto a gestire delle funzioni politico-amministrative molto importanti, perché è in tal modo che si cerca di avvicinare concretamente il cittadino alla vita politico-amministrativa dell'Ente locale.
Il modello romano dei Municipi, più volte indicato dalla Giunta Pericu come il punto di riferimento dell'Amministrazione Comunale, sta dando laggiù degli ottimi risultati ed ha soprattutto il pregio di trasformare le Circoscrizioni in veri e propri mini-Comuni, anche se privi di personalità giuridica. È vero che il modello romano dovrà necessariamente venir rapportato ad una città con una storia diversa e problematiche ben differenti da quelle della Capitale, ma, in ogni caso, potrà servire, da un lato, a mantenere -o persino a rafforzare!- il senso dell' identità territoriale senza cadere nell'ipotesi velleitaria di un'improponibile secessione comunale e, dall'altro, potrà contribuire a dare ai cittadini una sensazione di ascolto da parte di un'Amministrazione sempre più vissuta come una realtà distante dal quotidiano. È inutile nascondercelo: dopo la prima legislatura di Pericu, quando il processo di decentramento si era messo in moto portando a casa anche dei risultati tanto lusinghieri quanto inaspettati, coll'inizio della seconda il cammino si è arrestato, mettendo le Circoscrizioni nell'imbarazzo di chi è a metà del guado e che, proprio per questo motivo, rischia l'immobilismo. La scelta di un decentramento comunale pienamente compiuto e realizzato, in fondo non è tanto una scelta politica di destra o di sinistra, quanto un modo moderno di gestire concretamente una realtà complessa come una grande città.
L'elezione diretta del Presidente di Circoscrizione da parte dei residenti, avrebbe il pregio di coinvolgere sensibilmente una popolazione che, altrimenti, finirà coll'accentuare ulteriormente la propria disaffezione nei confronti della politica; la presenza di una Giunta circoscrizionale di Assessori, darebbe finalmente dignità politica a quanti mettono il proprio tempo e la propria professionalità a servizio del territorio, permettendo, così, di smetterla con una sorta di volontariato politico tanto bello quanto, alla resa dei conti, sfiancante se non addirittura funzionale in termini funzionali. La diminuzione del numero dei Consiglieri, infine, permetterebbe di reperire risorse da destinare al miglioramento della macchina amministrativa e tutelerebbe, al tempo stesso, i gruppi politici minori. Il Medio-Levante, già dalla passata legislatura, ha sempre operato in questo senso, fornendo il proprio contributo per un decentramento attuato, efficace e non velleitario; adesso, è necessario che il centro-destra non cada nella tentazione di dire un NO dettato unicamente da ragioni di parte, ma deve mostrare, invece, la propria maturità politica, avendo il coraggio di accettare o addirittura di stimolare il confronto con quanti, a Sinistra, sono più sensibili a dialogo e più favorevoli a questa scelta ineludibile.
An-Vicepresidente Circ. Medio Levante
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