Diciannove minuti di speranza e il Genoa presenta reclamo

Dopo il ritardo nella partita di San Benedetto i rossoblù contano sulla vittoria a tavolino

Luca Russo

Ancora un ricorso, per la precisione un reclamo e il risultato di Sambenedettese - Genoa torna in discussione. Sul campo ha vinto meritatamente la squadra marchigiana, ma la Commissione Disciplinare potrebbe ribaltare il risultato perché la gara non si è svolta regolarmente iniziando con diciannove minuti di ritardo, troppi. Come previsto da una recente circolare della Lega di Serie C che ha recepito le nuove norme sulla regolarità delle manifestazioni sportive infatti, è fissata a dieci minuti di ritardo la tolleranza nelle ultime quattro gare nelle quali, come più volte sottolineato, deve essere garantita la contestualità dello svolgimento. Se ciò non avviene c'è una responsabilità oggettiva della società che è ravvisabile nel caso della Sambenedettese in quanto il ritardo è stato provocato da scontri dei suoi tifosi con le forze dell'ordine dentro e fuori lo stadio.
Del resto questo tipo di situazione è già stata ravvisata dal giudice sportivo della Serie C che si è eccezionalmente riunito il lunedì per le partite di domenica attribuendo alla Sambenedettese 12mila euro di multa per gli incidenti dei suoi tifosi che hanno provocato si legge «diciannove minuti di ritardo» all'inizio dell'incontro. E così la società rossoblù, dopo essersi consultata con i suoi legali, ha deciso nel tardo pomeriggio di ieri un passo che farà discutere, ma che è doveroso seguire se le regole sono quelle enunciate. Adesso si attende il pronunciamento della Commissione Disciplinare.
Tornando alla partita, che oggi verrà analizzata da Attilio Perotti alla ripresa degli allenamenti, diventano necessarie alcune considerazioni. A San Benedetto la squadra ha subito un'involuzione, una trasformazione inaspettata rispetto alla vittoria convincente con il Monza. Si è vero pronti via, la partita si è fatta in salita con il gol dei marchigiani su calcio di punizione complice una deviazione. Ma poi la squadra non ha saputo reagire a dovere conquistando il pareggio solo su calcio di rigore alla fine del tempo con Ciccio Grabbi. Sembrava la svolta al momento giusto. E invece proprio ad inizio ripresa, e a questo punto non può più essere un caso, il nuovo crollo dopo una punizione di De Vezze. Palla buttata via contropiede dei marchigiani e nuovo vantaggio dei padroni di casa. A quel punto anziché la reazione arrivava il crollo anche da una panchina in confusione che alla fine schierava in campo contemporaneamente tre punte e due mezze punte come se potesse valere l'equazione più attaccanti più gol.

I play off così ora sono qualcosa più di un incubo a due giornate dal termine con quattro punti di svantaggio sullo Spezia capolista. E l'ambiente ribolle.
Proprio oggi a Pegli non si esclude un confronto tra i tifosi e la squadra.

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