Roma

Dieci per cento al mese: in manette due strozzini

Operavano nella zona di Santa Severa I carabinieri ipotizzano violenze fisiche e psicologiche ai danni dei malcapitati «clienti»

Dieci per cento al mese: in manette due strozzini

Arrestati due «cravattari» a Santa Severa. Delle loro vittime conservavano buste paga, modelli Cud, fotocopie di documenti personali. Tanto per non rischiare. Una coppia di usurai a dir poco organizzata, sempre attenta a non perdere soldi e clienti quella scoperta dai carabinieri di Civitavecchia. Oltre il 10 per cento al mese il tasso d’interesse applicato per prestiti dai 1000 ai 15mila euro, il «migliore sul mercato» sostenevano per convincere le persone in difficoltà ad accettare l’offerta. Se all’incontro fissato 30 giorni dopo la vittima si presentava senza denaro oppure con una cifra inferiore a quella pattuita, ci andavano giù pesante. Minacce di morte contro gli stessi e il loro cari. Non solo.
«Le indagini solo all’inizio - spiega il capitano dei carabinieri Mauro Izzo, comandante della compagnia di via Giuliano da Sangallo -, non sappiamo ancora se in alcuni casi siano ricorsi a violenze fisiche oltre che psicologiche».
L’inchiesta porta i militari all’incrocio fra l’Aurelia e lo svincolo per Santa Severa nord. Una zona in autunno semideserta. Appostati e camuffati da camionisti, gli uomini del nucleo operativo individuano due vecchie conoscenze delle galere. M.F., 31 anni di Napoli ma residente a Santa Marinella e S.M., romano di 30 anni abitante a Ladispoli. I due si aggirano con fare sospetto fino a quando si ferma un’auto. Scende un uomo di mezza età. La paura sul suo volto. I tre parlano pochi secondi fino a quando l’ultimo arrivato consegna loro una busta bianca. All’interno un assegno di 1500 euro. Ma questo i carabinieri ancora non lo sanno. Il gruppo viene accerchiato, i pregiudicati ammanettati e spediti in cella di sicurezza. La vittima racconta la sua storia: un dissesto finanziario e la sua attività rischia di chiudere. In zona ci sono loro, i due usurai che dietro un paravento di legalità offrono prestiti e finanziamenti per tutte le esigenze. Al commerciante servono solo 15mila euro, i due lo liquidano in pochi giorni. Questo accade a settembre. Il patto è che ai primi di ottobre l’uomo deve consegnare la prima tranche di interessi maturati: ovvero un decimo della somma ottenuta in prestito. Una perquisizione nelle rispettive abitazioni degli strozzini permette ai carabinieri di sequestrare documenti di numerose vittime, droga, assegni bancari per un totale di 36.500 euro, carte di credito e 3500 euro in contanti.

Secondo gli inquirenti i due, accusati di estorsione aggravata, usura e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, avrebbero gestito la zona compresa fra Palo, Ladispoli e Santa Severa.

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