Dieci domande su un’inchiesta piena di misteri

Ha studiato e decifrato molti dei misteri italiani. Ma una storia così lascia perplesso anche lui. Franco Coppi, uno dei più noti penalisti italiani, parla con prudenza: "Non abbiamo una conoscenza adeguata del capo d’imputazione sappiamo quel che i giornali ci hanno consegnato in queste ore". Ma quel che emerge, a brandelli, rende scettico il principe del foro

Ha studiato e decifrato molti dei misteri italiani. Ma una storia così lascia perplesso anche lui. Franco Coppi, uno dei più noti penalisti italiani, parla con prudenza: «Non abbiamo una conoscenza adeguata del capo d’imputazione, in un certo senso ragioniamo al buio, sappiamo quel che i giornali ci hanno consegnato in queste ore». Ma quel che emerge, a brandelli, rende scettico il principe del foro.
1 Perché i pm di Trani contestano la concussione?
«La concussione - è il primo punto della riflessione di Coppi - mi pare poco praticabile. La concussione presuppone un aut aut, una costrizione, un’imposizione. Il pubblico ufficiale costringe qualcuno a compiere qualcosa. Qui siamo sicuri che sia stato imposto qualcosa? E che cosa?». Coppi dà voce alle obiezioni che molti commentatori hanno formulato in queste ore. Ci vuole un atto, un fatto preciso, una circostanza chiara in cui sia stato consumato il ricatto ai danni di qualcuno. «Qui - prosegue Coppi - non si riesce a mettere a fuoco il fatto e nemmeno chi sia la vittima».
2 Dov’è la tangente?
C’è un altro aspetto sconcertante: non si riesce a capire, almeno sulla base di quel poco che si sa, quale sarebbe stato il ritorno economico per i concussori, insomma per Berlusconi e per il commissario Agcom Giancarlo Innocenzi, sempre che siano tutti e due indagati per concussione. Riprende Coppi: «Nella concussione c’è sempre la tangente, il denaro, o un’altra utilità per chi fa l’estorsione o per qualche altro soggetto da lui indicato».
3 Che cosa è l’altra utilità?
Prosegue Coppi: «Attenzione: la contropartita non è un optional e non può essere vaga, generica, indefinita. Se non ci sono i soldi, ci dev’esser qualche altro benefit. Concreto. Può essere un orologio, un’auto, una vacanza. Ma non può non esserci o essere un concetto fumoso. Addirittura, fra gli esperti di diritto si discute se la prestazione sessuale sia assimilabile al concetto di utilità. Qui dovremmo immaginare che Berlusconi, o chi per lui, abbia ricattato qualcuno, ma chi?, imponendo la chiusura di un programma. Ma è dura, molto dura, immaginare che l’utilità per il Cavaliere sia la chiusura di Annozero che, fra l’altro, non si è verificata. No, se questo è il quadro di fondo, non siamo sul versante della concussione e, con tutta sincerità, nemmeno nel recinto del codice penale».
4 Perché allora la procura di Trani non contesta il reato di violenza privata?
Il codice offre anche un articolo in cui la minaccia non è accompagnata dalla richiesta di un beneficio economico: la violenza privata. Aggiunge Coppi: «Se davvero ci sono state minacce e pressioni contro Santoro e Annozero o altri programmi, vedrei più compatibile, in linea teorica, l’accusa di violenza privata. Ripeto: non mi sembra, in prima battuta, che il terreno della concussione sia adatto al pascolo di questa inchiesta. Mi pare, per dirla con una battuta, un pascolo abusivo».
5 Il direttore del Tg1 può essere considerato un pubblico ufficiale?
Sì. Spiega Coppi: «Il direttore del Tg1 viene considerato un incaricato di pubblico servizio e in questa veste viene equiparato al pubblico ufficiale».
6 Si può intercettare il Presidente del Consiglio?
No, perché le conversazioni di deputati e senatori non possono essere ascoltate senza autorizzazione. «Ma naturalmente - afferma Coppi - qui penso che sia stato seguito un altro metodo: sono stati legittimamente messi sotto controllo i telefoni di Innocenzi, di Minzolini o di altri soggetti non coperti dallo scudo parlamentare. Se poi questi signori chiamano Berlusconi o altri onorevoli, come pure è accaduto, non è un problema degli investigatori. Che possono continuare a fare il loro mestiere».
7 Ma le conversazioni di Berlusconi possono essere utilizzate contro il premier?
Attenzione: questione diversa è l’utilizzabilità, successivamente, dei brogliacci che riguardino i politici, a cominciare dal premier. Coppi è categorico: «In questo caso saranno le Camere a dare o negare quelle carte ai giudici».
8 Minzolini non sarebbe indagato. Può ugualmente essere intercettato?
Sì, questo è un dato pacifico. Riprende Coppi: «Il gip, su richiesta della procura, può disporre l’intercettazione delle utenze di persone che non sono indagate, per esempio dei testimoni o delle presunte vittime di reati».
9 Ma Trani è competente?
È un altro tema che suscita molti dubbi. «La competenza - aggiunge Coppi - si radica nel luogo in cui è avvenuto il ricatto. Posto che in questa storia non è chiaro chi ricatta chi, dobbiamo basarci sui dati a nostra disposizione. Mi pare evidente che i principali protagonisti, per quanto ne capiamo, risiedano principalmente a Roma. A Roma c’è la sede della Rai, a Roma c’è Palazzo Chigi. Da Roma sarebbero partite molte telefonate agli atti dell’inchiesta».
10 Che cosa dovrebbe fare la procura di Trani?
Coppi non ha dubbi: «Se la procura si accorge di essere incompetente deve subito mandare la carte ai colleghi competenti. In questo caso, se stiamo alla logica, a Roma.

Si possono naturalmente compiere atti urgenti: se Trani decide di arrestare qualcuno e questo signore si prepara alla fuga, allora la magistratura pugliese può andare avanti per il tempo strettamente necessario a compiere questo atto che altrimenti sfumerebbe. Ma si tratta di un’eccezione e non mi pare che sia questo lo scenario che s’intravede a Trani».

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