Proprio come un anno fa, nei primi giorni di gennaio torna dattualità lallarme smog in città e in provincia. Da dieci giorni, infatti, la concentrazione delle polveri sottili supera il limite di guardia fissato in 50 microgrammi al metro cubo, complici le mancate precipitazioni dellinverno «più caldo del secolo». È lArpa Lombardia a diramare il bollettino dellemergenza (centralina di Milano-Juvara): 72 microgrammi ieri e venerdì, 125 mercoledì scorso e punta massima di 167 nel giorno dellEpifania, probabilmente dovuta allapertura della stagione di saldi. Nellhinterland è Arese ad aggiudicarsi linfelice palma di centro più inquinato (73 microgrammi). Dopo lincontro Formigoni-Moratti è arrivata la conferma del blocco totale del traffico privato per la giornata di domenica 28 gennaio, ultima del mese, con Bergamo unica eccezione.
Eppure il provvedimento congiunto di Regione e Comune non placa le polemiche in materia di smog. Anzi, è di ieri un comunicato degli assessori alle Politiche ambientali di otto città della Lombardia (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Monza e Sesto San Giovanni) e dai toni particolarmente accesi. Nel documento si legge: «La fase di elevatissimo e perdurante inquinamento atmosferico che si sta vivendo in tutta la Regione (mettono in risalto) la sproporzione tra lobiettivo da raggiungere, contrastare mesi di polvere fini elevate, e le misure prese». I Comuni in questione tornano a chiedere al governo della Regione «un tavolo istituzionale di concertazione, e non di consultazione, per poter decidere assieme sui cosa, quando e in quale modo intervenire», giudicando «inefficace ed estemporaneo» il piano della Regione Lombardia. In concreto, i centri capoluogo suggeriscono di adottare «misure di facile e immediata realizzazione quali la riduzione della velocità massima in autostrada, il divieto di sorpasso dei veicoli pesanti per lunghi tratti di autostrada e lestensione sette giorni su sette delle limitazioni per i veicoli euro 0 e euro 1».
Altrettanto dura e puntuale la replica del Pirellone. Lassessore alla Qualità dellAmbiente, Lionello Pagnoncelli, respinge le accuse al mittente: «Il blocco di domenica 28 non è affatto estemporaneo, ma programmato da tempo insieme alle altre Regioni del Nord. Secondo: il piano quinquennale anti-smog della Lombardia è articolato e complesso; misure strutturali da varie centinaia di milioni che la Commissione europea ha apprezzato e dal quale si attende un dimezzamento delle polveri sottili. Terzo - continua lassessore - in tema di lotta allinquinamento abbiamo sempre promosso tavoli e cabine di regia con enti locali e categorie economiche-sociali, per una politica quanto più possibile condivisa. Ognuno può avanzare suggerimenti o aggiungere ulteriori iniziative».
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