Lo scorso marzo la centrale regionale di acquisto coordinata dal manager della sanità ligure Lionello Ferrando aveva annunciato un risparmio di oltre 7 milioni di euro per l'acquisto di pacemaker e defibrillatori. Alcuni cardiologi avevano storto il naso. Il presidente nazionale dell'associazione dei cardiopatici Conacuore, professor Gianni Spinella, aveva parlato di quasi «patacche» rifilate agli anziani della nostra regione.
E aveva denunciato che dirigenti e politici volevano «pompare» i risparmi a tutti i costi per fare vedere quanto sono bravi, ma che in realtà, a scapito dei «device» di ultima generazione, la Regione stava per acquistare anche apparecchi con tecnologia addirittura del 2003. Il 23 marzo, quindi, era stata presentata un'interrogazione bipartisan al ministro della Salute per accertare se «vi sia la lesione dei diritti del paziente». E il caso ligure era così finito in Parlamento. (...)
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