Tank, veicoli corazzati e soldati: come si muove l'Italia nel fianco Est della Nato

Lungo il fianco orientale della Nato si registrano intense attività dislocate tra Polonia, Bulgaria, Ungheria e Lettonia

Tank, veicoli corazzati e soldati: come si muove l'Italia nel fianco Est della Nato
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Esercitazioni, addestramenti, manovre militari. Lungo il fianco orientale della Nato si registrano intense attività dislocate tra Polonia, Bulgaria, Ungheria e Lettonia. Anche l’esercito italiano ha effettuato varie operazioni cooperando con le altre forze dell’Alleanza Atlantica, in mezzo alle crescenti preoccupazioni che la guerra in Ucraina possa diffondersi fino a coinvolgere nuovi Paesi.

Le esercitazioni della Nato

Se in Polonia c’è da segnalare la presenza di 100mila soldati della Responce Force, ovvero la risposta rapida della Nato, in Lettonia è appena terminata Crystal Arrow 24, l’esercitazione condotta dal Task Group Baltic nell’ottica dell’operazione enhanced Forward Presence. Durata quindici giorni nell’area del poligono di Adazi, la manovra ha rappresentato il culmine delle intense attività addestrative per il raggiungimento della completa interoperabilità ed integrazione multinazionale delle unità dell’Alleanza schierate in Lettonia.

L’esercitazione ha visto coinvolti oltre 2000 soldati provenienti da 14 Paesi alleati. Inquadrati nel Battle Group multinazionale a guida canadese, ha spiegato il sito del ministero italiano della Difesa, i militari della Brigata bersaglieri Garibaldi dell’esercito Italiano hanno partecipato alla pianificazione, condotta e supporto delle manovre difensive ed offensive eseguite in coordinamento con la brigata meccanizzata lettone, anche loro pienamente integrati nello schema tattico multinazionale pluriarma.

Spostandosi decisamente più a sud, in Ungheria, i militari della Brigata Meccanizzata Aosta, inseriti nel Forward Land Forces (FLF) BG HU, hanno effettuato la loro prima attività addestrativa insieme agli altri contingenti presenti. Il personale militare della Compagnia di Manovra su base 62esimo Reggimento fanteria Sicilia ha partecipato ad una esercitazione multinazionale in occasione del 25esimo Anniversario dell’ingresso dell’Ungheria nella Nato. Alle attività ha partecipato un plotone fucilieri in attività difensiva che ha testato l’interoperabilità con gli altri partner locali.

Addestramenti e manovre militari

L’esercito italiano era presente anche nell’ambito di Shaping Armour 24, esercitazione tenutasi in Bulgaria e finalizzata a migliorare il livello di interoperabilità e l’integrazione tra le unità dei contingenti nella Nato impiegati nell’operazione enhanced Vigilance Activity. Per la prima volta, ha sottolineato ancora il sito della Difesa, l’attività ha visto schierati sul terreno contemporaneamente le unità italiane su carri da combattimento Ariete, blindo Centauro, veicoli corazzati Dardo e gli obici semoventi PZH, accanto ai carri armati T-72, agli obici 2S1 Gvozdika e ai Multi-purpose vehicle (MT-LB) bulgari. Alla Shaping Armour erano presenti circa 150 soldati del Battle Group.

Tornando in Polonia, non distante dal confine con la Bielorussia, fedele alleata della Russia, la Nato si sta preparando nel caso in cui dovesse essere necessario difendere il territorio dell’Alleanza Atlantica. Soldati provenienti da Polonia, Croazia, Romania, Regno Unito e Stati Uniti sono impegnati ad addestrarsi in uno dei quattro gruppi di battaglia appena rinforzati.

La Nato "è l'organizzazione politica e di sicurezza più importante e potente della storia, e la sua rilevanza è ancora maggiore nel contesto estremamente complesso che stiamo attraversando", ha non a caso dichiarato il presidente romeno,

Klaus Iohannis, in occasione della celebrazione del 20mo anniversario dell'adesione della Romania alla Nato. Nessuno, insomma, vuole farsi cogliere impreparato da una nuova, possibile, ipotetica crisi militare.

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