L'America studia l'avversario: così riparte la corsa al riarmo Usa

In un documento il Pentagono delinea la strategia per rilanciare l'industria bellica e recuperare il gap sulla Cina

L'America studia l'avversario: così riparte la corsa al riarmo Usa

L’invasione russa dell’Ucraina ha dimostrato l’enorme importanza di una solida e resiliente industria della difesa in grado di garantire un costante flusso dei sistemi d’arma. Per la prima volta il dipartimento della Difesa statunitense ha rilasciato un documento interamente incentrato su raccomandazioni rivolte alla costruzione di una robusta industria della difesa, analizzando contestualmente i rischi relativi al mancato ottenimento di tale risultato

L’introduzione del documento statuisce come l’industria della difesa americana abbia storicamente rappresentato uno dei più importanti asset del Paese, rivelandosi decisiva durante il Secondo conflitto mondiale e durante la Guerra fredda. Ciononostante, negli ultimi anni le capacità industriali Usa sul fronte della difesa sono andate declinando. L’invasione russa dell’Ucraina ha mostrato tanto i punti di forza dell’industria della difesa americana, quanto le sue debolezze. In particolare, da un lato i sistemi d’arma statunitensi si sono dimostrati largamente superiori a quelli russi, dall’altro, a dispetto di un imponente incremento della produzione Washington si sta rivelando non in grado di rifornire adeguatamente le forze ucraine.

Quattro priorità, quattro rischi

La pandemia da Covid-19 ha mostrato l’enorme fragilità delle supply chains “civili” occidentali, in particolare ai sistemi industriali. Viceversa, l’invasione russa dell’Ucraina ha mostrato la debolezza delle supply chains “militari”, tanto sul fronte interno, in virtù di diversi fattori quali: barriere d’ingresso dei piccoli fornitori e obsolescenza delle modalità di produzione, quanto sul fronte esterno, a causa dell’importazione di numerosi minerali da competitor quali la Cina. Il documento suggerisce pertanto di incentivare le industrie ad incrementare la produzione mediante partnership pubblico-private, meccanismi di risk sharing e la promozione dell’automazione, rimarcando inoltre la necessità di mitigare i costi per la cybersecurity.

I rischi collegati alla mancata implementazione di tale soluzione attengono all’incapacità da parte dell’industria della difesa statunitense nel produrre un adeguato ammontare di scorte, le quali non potrebbero quindi essere impiegate come ammortizzatore pronto all’uso che consenta all’industria della difesa di adeguarsi alle necessità belliche.

Formazione di una forza lavoro ampia e pronta

La forza lavoro nell’industria della difesa si sta progressivamente riducendo in virtù del pensionamento dei baby boomer e dello scarso appeal suscitato nelle nuove generazioni. Il dipartimento della Difesa raccomanda di incrementare gli investimenti nei programmi di studio per favorire l’innovazione nel settore manifatturiero, nel promuovere programmi educativi che avvicinino i giovani a tali professioni ed evidenzia anche l’importanza di programmi di inclusione che rendano tali professioni attraenti anche per le minoranze etniche.

I rischi relativi alla mancata implementazione di tali politiche sono una scarsa produttività del settore. L’assenza di innovazione determinerebbe un forte ridimensionamento della capacità statunitense di far fronte ai competitor strategici del paese, i quali stanno investendo sempre più nell’innovazione delle proprie forze armate.

Acquisizione flessibile

In virtù della necessità di accumulare ingenti quantitativi di sistema d’arma, il documento suggerisce di incrementare l’accesso alla proprietà intellettuale e massimizzare l’interoperabilità tra le varie aziende favorendo standardizzazione dei prodotti e promuovendo l’impiego di soluzioni Cots (Commercial Off-The-Shelf) per l’acquisto di prodotti prêt-à-porter, nonché l’impiego di piani di acquisizione pluriennali che consentano di rassicurare le imprese a produrre un quantitativo adeguato di strumenti utili alla sicurezza nazionale. Il Pentagono suggerisce di rafforzare e migliorare le autorità preposte alla mobilitazione della produzione.

I rischi relativi alla mancata implementazione di tale soluzione attengono in particolare all’incapacità di scalare rapidamente la produzione in caso di esigenza bellica.

Deterrenza economica

Dopo la Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti hanno cercato di favorire la formazione di meccanismi internazionali che stabilissero chiari standard commerciali. Attualmente la Federazione russa e la Repubblica Popolare Cinese stanno aggirando tali regole impiegando pratiche commerciali scorrette. In particolare, Pechino si è rivelata in grado di prendere il controllo di diversi mercati essenziali, tra cui quello delle terre rare. A tal proposito il documento raccomanda la promozione del friend shoring di risorse mediante l’impiego di meccanismi Nato e l’Aukus. In secondo luogo, il Dipartimento della Difesa suggerisce di impedire che società collegate ai rivali degli Stati Uniti acquistino partecipazioni nelle società facenti parte dell’industria della difesa americana.

I rischi circa la mancata implementazione di tali raccomandazioni riguarda una forte vulnerabilità delle supply chains e un possibile furto di proprietà intellettuale determinato dal controllo straniero su aziende strategiche americane può inoltre determinare un furto di proprietà intellettuale.

Il fronte interno

Allo stato attuale, le proposte illustrate dal documento parrebbero facilmente applicabili, l’economia americana rimane infatti di gran lunga la prima economia mondiale e le capacità industriali e tecniche statunitensi risultano le migliori al mondo; tuttavia, il principale ostacolo alla loro applicazione risulta avere natura interna. La grave paralisi politica che sta attualmente affliggendo Washington potrebbe infatti rivelarsi decisiva per impedire l’effettivo applicazione del documento.

Il recente rapporto dell’ISW ha infatti indicato come la definizione delle politiche di sicurezza nazionale statunitensi rimanga ostaggio di numerosi stakeholder aventi interessi differenti. La capacità statunitense di compattare la propria classe politica dietro tale intento rappresenterà la variabile fondamentale nell’applicazione delle raccomandazioni formulare nel documento.

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