Esercitazione Zapad 2025: 30mila soldati, confini chiusi e la mossa inattesa dell’India

Dal fronte orientale arrivano segnali contrastanti: mentre l’Alleanza Atlantica teme nuovi scenari di crisi, la decisione indiana apre interrogativi sui futuri equilibri globali

Esercitazione Zapad 2025: 30mila soldati, confini chiusi e la mossa inattesa dell’India
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Il 12 settembre ha preso il via un'importante esercitazione militare congiunta russo-bielorussa che prende il nome di Zapad (ovest in russo) e che vedrà coinvolti circa 30mila effettivi provenienti da 20 Paesi con un elevato numero di assetti terrestri, aerei e navali.

Queste manovre, che si tengono dal 1999 con cadenza pressoché biennale, sono particolarmente importanti per Mosca in quanto servono a testare la risposta delle forze armate in caso di conflitto con la Nato. Esse, in ogni caso, rientrano in un quadro più grande di esercitazioni che le forze russe sviluppano in vari settori geografici a scadenza annuale.

L'edizione del 2021, tenutasi sempre a settembre, che ha visto la partecipazione di circa 200mila effettivi tra Russia e Bielorussia, è stata l'occasione per mascherare la mobilitazione dell'esercito russo in vista dell'invasione dell'Ucraina ed è proprio per questo motivo che tutto il fianco orientale dell'Alleanza Atlantica è in massima allerta. In particolare lo è la Polonia, che come sappiamo in occasione di Zapad 2025 ha chiuso le frontiere con la Bielorussia.

Sta facendo particolare scalpore la partecipazione, quest'anno di un piccolo contingente indiano. Nuova Delhi ha infatti inviato 65 militari: 57 dell'esercito, 7 dell'aeronautica e uno della marina. Il reparto dell'esercito è guidato da un battaglione del reggimento d'élite Kumaon, e l'India, con questa inusuale partecipazione, mira a migliorare l'interoperabilità tra le forze armate partecipanti, fornendo al contempo una piattaforma per lo scambio di tattiche, tecniche e procedure.

L'esercitazione si concentra su operazioni congiunte a livello di compagnia in campo aperto, con missioni che includono pianificazione congiunta, manovre tattiche e competenze nell'uso di armi speciali. I funzionari indiani affermano che la partecipazione all'esercitazione sottolinea la crescente cooperazione in materia di difesa tra India e Russia, rafforzando al contempo i legami con gli altri paesi partecipanti.

Mosca e Nuova Delhi hanno una lunga tradizione di cooperazione militare, che si espleta soprattutto nella fornitura di armamenti russi: ultimamente si è tornati a parlare della possibilità di vedere i caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 con le coccarde indiane. Bisogna però sottolineare che è la prima volta che l'India partecipa a un'esercitazione con la Russia su suolo europeo con una presenza del genere: sino a oggi, tutte le manovre congiunte di ampio respiro si erano svolte nello scacchiere asiatico e le precedenti partecipazioni indiane a Zapad hanno riguardato la presenza di semplici osservatori.

Gli analisti anglosassoni hanno affermato che la decisione dell'India di partecipare all'esercitazione in un momento di accresciute tensioni tra Russia e Nato è un segnale sconcertante. Il quotidiano britannico Times riporta che la partecipazione attiva dell'India all'esercitazione Zapad, a seguito dell'incursione dei droni in Polonia e del raffreddamento delle relazioni tra Washington e Nuova Delhi, solleva preoccupazioni sulla futura portata dei legami di sicurezza tra Stati Uniti e India.

Secondo David Merkel, consulente geostrategico statunitense intervistato dal Times, “questo dimostra la priorità che Nuova Delhi attribuisce alle sue relazioni con Mosca, un aspetto su cui Modi si sta concentrando maggiormente data l'incertezza dei suoi rapporti con il presidente Trump”. Ulrich Speck, analista di politica estera tedesco, ha addirittura affermato che l'India ha “superato una linea rossa” mentre Sari Arho Havren, esperto finlandese di previsione strategica, ha affermato che il suo coinvolgimento nell'esercitazione è stato inutile e “di pessima immagine”.

Bisognerebbe però considerare che il presidente indiano Narendra Modi sta reagendo a una politica economica statunitense particolarmente aggressiva, e che comunque l'India resta un rivale strategico della Repubblica Popolare Cinese nello scacchiere asiatico, al pari degli Stati Uniti, pertanto è ragionevole pensare che quanto accaduto sia solo una reazione temporanea.

Del resto sappiamo per certo che l'India sta cercando in ogni modo di staccare la sua dipendenza dagli armamenti russi, sia cercandoli altrove sia fabbricando autonomamente i propri sistemi d'arma. L'India, nonostante le apparenze delle ultime settimane, resta un Paese non allineato e come tale si comporta: è ragionevole che, se messo alle strette, si rivolga là dove più gli convenga andare, soprattutto se non ci sono dipendenze strategiche che lo costringano a scendere a patti controproducenti.

In ogni caso, lo

ricordiamo una volta di più, alle manovre Zapad 2025 sono presenti osservatori militari statunitensi a ungheresi, a sottolineare come resti sempre uno spiraglio di de-escalation tra blocco occidentale e Russia.

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