
Il colosso dell'industria aerospaziale russa Uac, al Maks del 2021, ha presentato ufficialmente al pubblico il suo nuovo caccia “leggero” dalle caratteristiche stealth Sukhoi Su-75 “Checkmate”, pensato per posizionarsi principalmente sul mercato estero.
Il nuovo velivolo è stato pubblicizzato in pompa magna nei primi mesi dalla sua apparizione ufficiale, partecipando anche al salone aeronautico di Dubai a novembre dello stesso anno. Dopodiché, il Su-75 è sparito sostanzialmente dai radar nonostante le dichiarazioni russe che riferivano di un possibile acquirente straniero.
Nella giornata di ieri, 2 ottobre, sul canale Telegram ufficiale di Uac è comparsa una fotografia che mostra un Su-75 insieme a un Su-57 disposti all'aperto sulla pista di un aeroporto, aprendo a speculazioni sul possibile avanzamento dei lavori sul nuovo caccia monomotore russo.
Vale la pena ripercorrere brevemente i “non progressi” della macchina di Sukhoi, per aiutarci a capire se si tratti di mera propaganda oppure no. Durante il 14esimo salone internazionale dell’aerospazio Aero India 2023, la Russia ha proposto all'India una possibile collaborazione per sviluppare il nuovo caccia tattico, mentre a dicembre dello stesso anno veniamo a sapere che è stata brevettata una modifica del Su-75 e che sono stati ottenuti brevetti riguardanti un metodo per ridurre la visibilità radar degli aerei. A febbraio 2024, durante il World Defense Show 2024 di Riad, Mosca afferma che il velivolo “ad architettura aperta” sarebbe “il prodotto più rilevante per la realizzazione di progetti per lo sviluppo congiunto di sistemi aeronautici avanzati nella regione del Medio Oriente”. A novembre dello stesso anno, la Uac afferma che “nonostante le sanzioni, la società continua a sviluppare il caccia tattico di quinta generazione”. A febbraio 2025, viene reso noto che Rosoboronexport sta promuovendo il Su-75 “anche in Medio Oriente” e che sono in corso “consultazioni sulla progettazione, sulle caratteristiche tecniche e sulla possibilità di sviluppare congiuntamente sistemi e unità”. Nel corso degli anni si sono poi susseguite dichiarazioni sempre diverse sul primo volo del Su-75 e sull’avvio della sua produzione: a maggio 2022 era stato riferito che il battesimo del volo sarebbe stato tra il 2023 e il 2024 e che la produzione in serie sarebbe iniziata nel 2027; un mese dopo, la data veniva spostata al 2025 mentre ad agosto veniva anticipato al 2024 l’inizio dei test.
La foto rilasciata nella giornata di ieri molto probabilmente è un tentativo russo di mostrare come il conflitto in Ucraina non abbia drenato tutte le risorse industriali di Mosca, e in questo modo “rassicurare” il suo mercato estero di riferimento cercando parallelamente di ampliarlo, quindi si potrebbe trattare dello stesso mock-up visto nel 2021, ma ci sono alcuni dettagli che potrebbero far pensare ad altro. I portelloni del carrello posteriore del Su-75 mostrato in foto sembrano essere leggermente diversi rispetto a quelli osservati al Maks del 2021: le cerniere sembrano di fattura diversa, più “robuste” e soprattutto di foggia rettilinea rispetto a quelle curve viste durante la presentazione del nuovo velivolo. Purtroppo la qualità della foto non permette di fare ulteriori osservazioni a parte quella riguardante il sensore Flir (Forward-Looking Infrared) posto davanti al parabrezza dell'abitacolo, che appare identico in entrambe le occasioni.
Quello che invece è sicuramente diverso non riguarda il nuovo caccia stealth di Sukhoi ma una nostra vecchia conoscenza, ovvero il Su-57 (“Felon” in codice Nato). La fotografia ne ritrae infatti entrambi gli ugelli di scarico dei motori e si può notare perfettamente che i flabelli hanno il bordo frastagliato invece che dritto, indicazione che il cacciabombardiere di quinta generazione russo sta montando i nuovi motori AL-51F (noto anche come Izdeliye-30) invece degli AL-41 coi quali è stato quasi sempre osservato sino a oggi, anche nelle rare immagini che lo hanno mostrato in attività operativa (Siria e Ucraina).
Ricordiamo che questa dovrebbe essere la motorizzazione definitiva per entrambi i velivoli presi in esame, e che dicembre del 2024 la Russia avesse rilasciato immagini di un Su-57 montante un motore con ugelli orientabili su due piani (2D), ma non installato chiaramente un singolo motore AL-41 di fianco a quello coi nuovi ugelli.