Uno scudo globale: cosa sappiamo e come funzionerà il "Golden Dome cinese"

La Cina ha sviluppato un prototipo di sistema globale di allerta missilistica basato su big data, simile al Golden Dome americano, capace di monitorare e analizzare fino a mille minacce simultanee da ogni parte del mondo

Uno scudo globale: cosa sappiamo e come funzionerà il "Golden Dome cinese"
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Un sistema di difesa globale molto simile al Golden Dome proposto dal presidente statunitense Donald Trump. La Cina ha implementato il prototipo di un dispositivo ultra moderno che potrebbe cambiare gli equilibri militari internazionali. Certo, il fantomatico jolly del Dragone è ancora nelle sue fasi iniziali di sviluppo ma le caratteristiche descritte dai media cinesi risultano alquanto interessanti. La "piattaforma big data per il rilevamento e l'allerta precoce distribuita" in questione, infatti, sfrutterebbe un'avanzata tecnologia di elaborazione dei dati per la gestione delle minacce a livello mondiale. Una volta completata dovrebbe essere in grado di monitorare simultaneamente mille missili lanciati contro la Cina da qualsiasi parte del pianeta. Ecco che cosa sappiamo.

Lo scudo cinese

Come ha spiegato il South China Morning Post, sfruttando diversi sensori nello spazio, nell'oceano, nell'aria e sulla terraferma, il jolly cinese sarebbe in grado di identificare e analizzare le potenziali minacce, acquisendo informazioni critiche in tempo reale, come traiettorie di volo, tipi di armi e la tipologia di testate usate dai nemici, per poi guidare i sistemi di intercettazione. Gli esperti cinesi ritengono che il dispositivo riesca ad integrare dati provenienti da diversi tipi di piattaforme militari, sviluppate da vari fornitori, dispiegate in diverse aree e in diversi periodi di tempo, e trasmettere e analizzare enormi volumi di dati ad alta velocità attraverso reti militari altamente sicure ma con larghezza di banda limitata, anche quando soggette a interferenze o interruzioni.

Altro aspetto rilevante: si tratterebbe, una volta operativo, del primo sistema di difesa missilistica noto ad avere una copertura planetaria. Richiama a grandi linee il progetto accennato da Trump, la Golden Dome che dovrebbe blindare la sicurezza Usa, ma per la quale al momento ancora non esistono piani dettagliati. Né il Pentagono né i fornitori della Difesa statunitensi hanno proposto una soluzione fattibile per la gestione dei flussi di dati, né hanno raggiunto un consenso su come implementare il sistema. Alcuni esperti di tecnologia della difesa affermano che il Golden Dome potrebbe essere un altro esempio in cui "gli Stati Uniti hanno un'idea, ma la Cina la realizza".

Come funzionerà il futuro Golden Dome del Dragone

Il progetto del Golden Dome cinese è guidato dall'ingegnere senior Li Xudong presso il Nanjing Research Institute of Electronics Technology, il più grande polo di ricerca e sviluppo cinese per l'ingegneria dei sistemi elettronici di difesa. Il prototipo di "piattaforma big data per il rilevamento e l'allerta precoce distribuita" è stato sviluppato, testato e distribuito dall'Esercito Popolare di Liberazione (PLA). I ricercatori hanno affermato che il sistema è stato progettato per superare le annose sfide legate all'integrazione di fonti di dati frammentate ed eterogenee provenienti da sistemi di ricognizione radar, satellitari, ottici ed elettronici provenienti da spazio, aria, mare e terra.

"Il prototipo del sistema può realizzare una pianificazione parallela distribuita di un massimo di 1.000 attività di elaborazione dati su più nodi", ha scritto il team di Li in un articolo pubblicato sulla rivista cinese Modern Radar il 2 settembre. "Raccogliendo e integrando uniformemente i prodotti di dati provenienti dai nodi di livello superiore dei sistemi di allerta precoce e rilevamento esistenti, come dati completi di tracciamento del bersaglio, immagini di rilevamento del bersaglio, avvisi di lancio, avvisi di minacce in arrivo e risultati di identificazione del bersaglio, si è realizzata un'aggregazione unificata, una governance e un'applicazione condivisa dei dati a livello di consapevolezza situazionale di allerta precoce globale", si legge nel documento.

Attualmente, il prototipo del sistema è stato testato su più nodi del sistema di allerta precoce e rilevamento, ottenendo una raccolta, elaborazione, integrazione e analisi unificate di dati di allerta precoce e rilevamento frammentati,

isolati e multiformato. La piattaforma cinese opera su un'architettura "fisicamente distribuita e logicamente unificata" e integra i dati provenienti da più domini senza richiedere la revisione dei sistemi legacy.

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