RomaTutte le rivoluzioni spaventano. «E anche questa, allinizio, aveva destato perplessità e critiche, talvolta ragionevoli - osserva Fedele Confalonieri -. Ma non cè dubbio che si tratti della più grande rivoluzione televisiva, dopo quella dellavvento del colore». E non cè dubbio che, come tutte le rivoluzioni, avanzi a grandi passi. Prosegue infatti sul territorio nazionale la graduale sostituzione della tv analogica - quella che abbiamo avuto fino ad oggi - con la nuovissima tv digitale. «Un nuovo sistema televisivo, cioè, che non è stato inventato per salvare Retequattro, come ha detto qualcuno - precisa il presidente di Mediaset - ma per offrire a tutti i telespettatori molti più canali e una migliore qualità nella ricezione del messaggio». Così, dopo Sardegna, Val dAosta, Trentino Alto Adige e Piemonte, da martedì 16 toccherà anche al Lazio (provincia di Viterbo esclusa) familiarizzare col nuovo sistema. Che per ora riguarderà solo Retequattro e Raidue; mentre da novembre coinvolgerà la totalità delle reti televisive. «E per festeggiare questo ulteriore switch over - (termine tecnico delloperazione)- che per Mediaset ha unimportanza speciale, data la speciale importanza di Roma, ma soprattutto per fornire ai telespettatori laziali tutte le informazioni necessarie sullargomento, come già fatto a Torino anche nella capitale Mediaset organizza i Mediaset Days». Ovvero due giorni di musica, spettacolo e dimostrazioni pratiche, in un apposito Villaggio Virtuale montato il 13 e 14 giugno, su una superficie di 300 metri quadrati, nella centralissima piazza del Popolo. Ricco il carnet delle manifestazioni: sabato e domenica, ad orario continuato, ci saranno le Selezioni Grande Fratello 10: provini aperti a tutti. Alle 18 di sabato Barbara DUrso condurrà Grande Fratello Live, talk show con i ragazzi dellultima edizione del reality; quindi alle 21 arriverà Enrico Brignano per il suo show Le parole che non vi ho detto. Domenica alle 11, infine, Boing Video Dance: i ballerini del game-show di Boing, la rete per i bambini. «Ma per tutto il tempo, a disposizione del pubblico, ci saranno i nostri tecnici - precisa Confalonieri - che spiegheranno, telecomando e decoder alla mano, come si monta, come funziona e quali vantaggi offre la tv digitale terrestre».
Anche i numeri dimostrano che la rivoluzione sta avanzando. Lo switch-over del Lazio riguarderà quattro milioni e mezzo d'individui, di cui 2 milioni e settecentomila romani, oltre a 166 comuni nella regione, attraverso sette impianti ripetitori: tre della Rai e quattro di Mediaset. «Ma a livello di percezione nazionale il cambiamento si sta diffondendo anche di più - osserva Paolo Romani, vice ministro delle Comunicazioni -. Risulta infatti che il 47 per cento dei cittadini ha già acquistato il decoder, lapparecchio che collegato al televisore, consente di ricevere il nuovo segnale. Se a costoro aggiungiamo quelli che possono già riceverlo via cavo o via satellite, sfioriamo il 70 per cento. Non basta: l84 per cento dei cittadini sa che il digitale terrestre sta arrivando; il 54 sa perfettamente quando».
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