An a digiuno per salvare Radio Cuore

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Lo «sciopero della fame» del vicepresidente del Consiglio comunale Fabio Sabbatani Schiuma arriva al settimo giorno, e all’elenco di chi digiuna per tenere accesa «Radio Cuore Tricolore» si aggiunge Catia Foresto, vicepresidente del circolo «Passione Destra». È il settimo esponente di An che segue l’esempio di Schiuma, che dal 16 maggio va avanti con tre cappuccini e un succo di frutta al giorno. Al digiuno avevano già aderito il consigliere di An Stefano Cazzola, l’assessore del XVII municipio Giulio Celi, il vicesindaco di Labico, Andrea Giordani, Rita Mottola del direttivo di «Passione Destra» e la presidente dello stesso circolo, Sabrina Pampanini.
«È stata una settimana difficile - commentano i digiunanti - ma continuiamo ad attendere dal ministero delle Comunicazioni un segnale che non arriva, e che permetta a Cuore Tricolore di proseguire i suoi programmi. Noi non ci fermeremo, dimostreremo che la nostra battaglia per il pluralismo dell’informazione non può finire con un buco nell’acqua».
«Se non ci saranno risposte - concludono gli agguerritissimi esponenti di Alleanza nazionale - siamo pronti a scendere in piazza o a organizzare un sit-in di protesta sotto il ministero.

C’è un accordo bipartisan, approvato all’unanimità da tutto il Consiglio comunale di Roma, per salvare sia Cuore Tricolore che l’emittente comunitaria di sinistra Radio Bps popolare Network. Basta che chi di dovere dia un segnale di comunicazione e recepisca il nostro messaggio».

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