Dipinti, sculture e gioielli: l’antiquariato va in Fiera

Il percorso espositivo si snoda tra arredi di pregio, dipinti, sculture, tappeti, oggetti d’arte, argenti, gioielli e perfino libri con una particolare attenzione ai pezzi più preziosi. Fra le opere esposte, c’è ampia scelta di tele, tra cui un raro dipinto a tempera grassa su tavola di Ludovico Brea raffigurante «Santa Maria Maddalena» dei primi del Cinquecento. Poi un olio su tela raffigurante «Il Martirio di San Giovanni Battista» del pittore genovese Orazio De Ferrari, allievo dell’Ansaldo. Quindi quattro capolavori inediti di Antonio Discovolo e altre opere ottocentesche dei genovesi di Ernesto Rayper, Serafino De Avendano, Andrea Figari, Agostino Fossati, Giuseppe Raggio, Alberto Salietti, Emanuele Rambaldi, Evasio Montanella. Tra i pezzi da acquistare per investimento, non manca un eccezionale cassettone genovese del 1770 lastronato in palissandro e filettato in bois de rose e, per gli amanti dei libri antichi, due volumi di Andrea Pozzo del Seicento. Negli stand sono esposte pure tre lettere scritte a mano da Giovanni verga, un volume autografato da Ernest Hemingway, un altro volume di Acrostici dei primi del Settecento e il trattato cinquecentesco di Fineo sulle Meridiane.

Il padiglione B si trasformerà anche in una Portobello road genovese, perché sarà ricreata una sala da tè dove si potrà partecipare a cinque incontri culturali a tema. Nell’ambito di Antiqua è prevista la mostra collaterale sui «Costumi popolari genovesi» organizzata dal Rotary club Genova Centro Storico.

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