Enrico Lagattolla
Quarto arresto nellambito dellinchiesta sulle tangenti allAgenzia delle Entrate. Ieri mattina i carabinieri del nucleo operativo di Milano, su ordine del giudice per le indagini preliminari, Claudio Castelli, hanno arrestato Francesco Di Nardo, capo dellarea controllo dellAgenzia Milano 5 di via dei Missaglia, con laccusa di corruzione.
Lipotesi degli inquirenti è che Di Nardo ricoprisse un ruolo chiave nella gestione di alune verifiche fiscali ritenute particolarmente «morbide». Nello specifico, lepisodio riguarda la «Milano Logistica Spa», che avrebbe risolto un contenzioso da 3 milioni di euro pagandone solo 494mila. Una conciliazione che, secondo gli inquirenti, sarebbe frutto di unattività di corruzione. Il dirigente, infatti, avrebbe ricevuto una tangente di 20mila euro, parte di un «versamento» ben più consistente, per il quale erano già finiti in manette un commercialista milanese e altri due dipendenti dellufficio di via Manin, arrestati lo scorso 29 settembre in flagranza di reato.
Unindagine che prosegue da alcuni mesi, e che fa seguito a un esposto giunto in Procura. Dopo la denuncia, gli inquirenti avevano disposto delle intercettazioni telefoniche che avevano portato allarresto di tre persone: Giuseppe Berghella, un commercialista considerato il «tesoriere» del gruppo, titolare dei conti correnti su cui venivano temporaneamente versati i contanti, e che avrebbe ricevuto una prima tangente da 50 mila euro da smistare ai «soci»; Salvatore Longo e Nicola Buccheri, i due funzionari della Direzione generale dellAgenzia delle Entrate, destinatari di una quota di quella tangente. Organizzati gli appostamenti, i militari avevano filmato il passaggio di denaro tra il commercialista e i due funzionari, portando a termine larresto.
Secondo fonti investigative, si tratterebbe di «una pratica diffusa allinterno dellAgenzia delle Entrate», e che riguarderebbe cifre «a cinque zeri». Quei 50mila euro, dunque, sarebbero solo una parte dei versamenti in nero fatti da privati per ottenere favori da Berghella nel pagamento degli importi fiscali.
Al momento, dunque, intercettazioni e perquisizioni hanno condotto gli inquirenti fino a Di Nardo e alla «Milano Logistica Spa», società immobiliare partecipata al 50 per cento dalla Argo Finanziaria Spa e dalla Fincedi Srl. La prima, società di Alessandria di proprietà del Gruppo Gavio. La seconda, partecipata al 50 per cento da Coopsette, società di costruzione per le infrastrutture e il recupero delle aree urbane dismesse, e al 50 per cento da Real Gest Spa di Reggio Emilia, controllata da Ccpl, gruppo industriale cooperativo che spazia dal packaging alimentare ai prodotti petroliferi, dai materiali per ledilizia alla gestione immobiliare.
Ma, molto probabilmente, è solo la punta delliceberg. E sebbene sia Romanelli che Civardi preferiscano mantenere il più stretto riserbo («Lindagine è rivolta a una pluralità di fatti»), appaiono sempre più probabili ulteriori sviluppi.
Le perquisizioni sono in corso, e proseguiranno anche nei prossimi giorni. Per il pubblico ministero Maurizio Romanelli «linchiesta è tuttaltro che finita».
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