In discesa i prezzi degli alberghi. A Ginevra i più cari d'Europa

I manager europei continuano a viaggiare più dei colleghi di altri Continenti. É emerso al Forum su "Ospitalità e business" organizzato da Carlson Wagonlit Travel, leader mondiale nel settore del business travel management

«L'hôtellerie è un mondo complesso - ha affermato Andrea Solari, direttore commerciale e marketing Italia di CWT, aprendo il Forum su "ospitalità e business" organizzato da Carlson Wagonlit Travel, leader mondiale specializzato nel business travel management -. Basti pensare all'ampio numero di player, 33mila solo in Italia, di cui circa il 40% si rivolge ai viaggiatori d'affari; alla mancanza di standard globali riconosciuti per definire il livello qualitativo dell'offerta; ai sistemi di pricing innovativi che si vanno affermando con successi alterni; alla differenziazione dei mercati, ciascuno con proprie peculiarità; a canali di distribuzione diversificati».
Il Forum ha fatto il punto sull'andamento dell'offerta in termini di tasso di occupazione e di tariffa media giornaliera, sia a livello italiano che internazionale. «Nei primi 4 mesi del 2009 - ha detto Marco Malacrida, director Italy di STR Global, società di ricerche specializzata nel settore dell'ospitalità - le tariffe delle principali città europee hanno subito una contrazione ma si mantengono su livelli elevati; Ginevra risulta la città più cara. Le nostre previsioni sono di un "rosa pallido" - ha continuato Malacrida -. Certamente ci sono segnali di ottimismo che prevediamo più vicini in location come Roma, mentre per Milano dovremo aspettare il quarto trimestre dell'anno. Il futuro si preannuncia comunque estremamente selettivo per l'offerta».
Una ricerca di CWT mette in luce le possibilità di ottimizzazione della spesa alberghiera da parte delle aziende. Lo studio evidenzia in particolare come la spesa per i servizi alberghieri sia spesso sottostimata dagli stessi travel manager, ma rappresenti in media quasi il 40% della spesa totale per i viaggi d'affari. «I risultati dell'indagine dimostrano - ha spiegato Solari - che le aziende possono ottenere risparmi fino a 21% della spesa alberghiera complessiva grazie all'adozione delle best practice». Quattro le fondamentali aree di ottimizzazione: la conformità dei viaggiatori alla policy alberghiera, la definizione di travel policy e hotel program (categoria hotel, massimali di spesa per città, advanced booking), la negoziazione e il monitoraggio delle performance. «Da tenere sotto controllo - ha aggiunto Gregoire Boutin, senior consultant del CWT Travel management institute - anche la spesa per amenity (parcheggio, internet, lavanderia ecc.) che, secondo quanto emerge dalla ricerca, può pesare fino al 33% sul costo totale del soggiorno e richiede quindi di essere normata all'interno delle policy".
«Il viaggiatore d'affari europeo - ha poi spiegato Enrico Bertoldo, direttore marketing di Amadeus Italia - non ha subito particolari riduzioni della propria frequenza di viaggio, mentre l'impatto è stato molto più molto forte in altre aree geografiche.

Vi è però una marcata focalizzazione al rispetto della travel policy e al prezzo, considerato dall'81% degli intervistati come il fattore principale, inteso sia come costo sia come flessibilità per cancellazioni o modifiche senza penali anche all'ultimo minuto»
Carlson Wagonlit Travel (CWT), organizzatore del Forum, è leader mondiale specializzato nel business travel management. Presente in oltre 150 Paesi, ha più di 22mila collaboratori e ha registrato nel 2008 un giro d'affari complessivo, tra strutture di proprietà e joint venture, di 27,8 miliardi di dollari.

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