Cape Canaveral (Florida) - È stato lanciato in orbita lo shuttle Discovery dal Kennedy Space Center della Nasa, in Florida. Prende così il via la missione Esperia, delle agenzie spaziali europea (Esa) e italiana (Asi), con l’astronauta italiano Paolo Nespoli. Sullo shuttle un equipaggio di sette membri: una donna al comando, il colonnello Pamela Melroy, cinque uomini e un altra donna. Con loro viaggia un oggetto curioso: la spada laser di Luke Skywalker, il celebre personaggio di "Guerre Stellari", usata dall’attore Mark Hamill, nel sesto episodio della doppia trilogia "Il ritorno dello jedi"; spada che, al ritorno dal viaggio spaziale, sarà messa in mostra allo Space Centre di Houston.
Un rumore sommesso, che rapidamente si alza in un boato. La terra che trema, mentre lo shuttle improvvisamente emerge con un lampo di luce da una nuvola bianca, lasciando dietro di sé una scia di fumo denso. Così hanno vissuto la partenza del Discovery gli spettatori che si trovavano sulle tribune e nel giardino del Kennedy Space Center, a Cape Canaveral, e che hanno accompagnato con applausi e urla di entusiasmo il decollo della navetta spaziale. Tutto è avvenuto come previsto, nonostante un leggero annuvolamento del cielo negli ultimi 15 minuti prima della partenza. Subito dopo il lancio, gli astronauti a bordo hanno ripreso con macchine fotografiche e telecamere immagini del serbatoio esterno dopo la separazione dei razzi di propulsione, che saranno successivamente analizzate per verificare se qualcosa è caduto durante il lancio e l’ascesa, ad esempio la schiuma di isolamento. Entro oggi lo space shuttle sarà quindi convertito da veicolo per i lanci a trasportatore da carico, posto di lavoro e di soggiorno per gli astronauti durante la permanenza in orbita. Quindi sarà attivato il braccio robotico dello shuttle e controllati i computer per le varie missioni specifiche e il relativo equipaggiamento. L’aggancio con la base spaziale internazionale (Iss) è previsto tra un paio i giorni, e prima il personale a bordo avrà il compito di controllare dall’esterno le condizioni dello scudo termico.
Missione impegnativa Si tratta di una delle missione più impegnative mai fatte sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) e nella quale l’Italia ha un ruolo importante. Nello stiva dello shuttle c’è infatti un elemento fondamentale per proseguire la costruzione della stazione orbitale, il Nodo 2 o Harmony, come l’hanno chiamato gli studenti americani. Realizzato in Italia dalla Thales Alenia Space, permetterà di agganciare alla Iss il laboratorio europeo Columbus e quello giapponese Kibo. Nella missione dovrà inoltre essere riposizionato il traliccio P6: è stato infatti il primo dei tralicci che sostengono i pannelli solari, ma adesso che la Iss è cresciuta dovrà essere collocato nella posizione definitiva.
Cinque passeggiate nello spazio Per compiere tutte queste operazioni saranno necessarie cinque passeggiate spaziali e Nespoli sarà il regista di quattro di esse: dall’interno della stazione orbitale controllerà le operazioni e manovrerà il braccio robotico della Iss. Sono anche in programma cinque esperimenti di fisiologia, medicina e biologia, che Nespoli eseguirà per l’Esa e l’Asi. Al termine della missione Tani resterà a bordo della Iss per dare il cambio a un membro dell’equipaggio della stazione orbitale, Calyton Anderson. Il rientro dello shuttle è previsto alle 10,47 italiane del 6 novembre.
La mamma di Nespoli: "Coronamento di un sogno" "È il coronamento del sogno di mio figlio, sono cose che una mamma avrebbe sempre desiderato": nel sorriso della mamma dell’astronauta Paolo Nespoli c’è tanta emozione. È arrivata a Cape Canaveral per assistere al lancio dello Shuttle che oggi porterà suo figlio sulla stazione spaziale internazionale. Non è sola: con lei ci sono le due figlie e poi tanti parenti e amici. Bambini vestiti a festa. L’atmosfera che si respira è quella di una grande riunione di famiglia. Sono una trentina circa e sono arrivati da Verano Brianza, vicino Milano, il paese dove Paolo Nespoli è nato e cresciuto.
È all’insegna della festa anche il rosso vivo dell’abito della signora Nespoli. Ma, confessa sottovoce, quasi per non farsi sentire da Paolo, "un po' di preoccupazione c’è. Non vorrei trasmetterla a mio figlio perchè oggi sono davvero felice per lui e sono davvero molto orgogliosa".
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