Tra gli autori di «Crozza Italia», il programma di satira in diretta che parte stasera su La 7 alle 21.30, cè anche il 54enne Stefano Disegni. Sì, il temuto disegnatore (nomen omen) che un tempo fece coppia con Caviglia e ora si diletta a sbeffeggiare luniverso mondo, con una particolare attenzione alla tv («Magazine») e al cinema («Ciak»). Le sue strisce sono spesso irresistibili: molti, tra cui Maurizio Costanzo, gli hanno tolto il saluto, qualcuno, come Monica Bellucci, glielha restituito. Nel caso di «Crozza Italia», ha scritto le parole del (finto) inno dellerigendo Pd su musica dell«Internazionale» e soprattutto ha elaborato il discorso, allinsegna del «ma anche», insomma degli opposti inconciliabili, che sarà pronunciato da un Crozza veltronizzato. Racconta: «La difficoltà maggiore? Crozza, non essendo romano, mi scivolava sulle esse, non riusciva a trasformarle in zeta. Diceva pensa, non penza.
Ma alla fine, devo riconoscerlo, ha superato il maestro. Ci sarà da ridere». Su Veltroni e il Pd, Disegni nutre, da sinistra, qualche dubbio: «Continuo a pensare che certe identità non possono, non devono, essere mescolate».Disegni, la matita che punge i vip
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