È sullultima opportunità che il pianeta ha prima della catastrofe ambientale il film Lundicesima ora, prodotto dalla fondazione Leo Di Caprio, che è già uscito in America e sta per uscire in Europa. Lattore ne ha parlato ieri al teatro Tor Bella Monaca in occasione della presentazione dei due cortometraggi che la sua fondazione ha realizzato sullemergenza acqua e sullinnalzamento della temperatura terrestre e alla quale hanno partecipato anche il sindaco Veltroni e il ministro dellAmbiente Alfonso Pecoraro Scanio.
«Questi materiali - ha spiegato lattore a una platea di giovani - sono alla base del film, a cui ho lavorato come produzione e come scrittura. Il titolo Lundicesima ora è per dare il senso dellultima opportunità che abbiamo e nel film i grandi cervelli potranno parlare apertamente e illustrare il rapporto tra gli esseri umani e lambiente e approfondire il tema delle tecnologie pulite».
Di Caprio è arrivato al teatro Tor Bella Monaca, diretto da Michele Placido, poco prima delle 16. È apparso subito diverso dal divo di Hollywood ripreso sulla tolda del Titanic o sul set di Gangs a New York. Il Di Caprio in carne e ossa, con blue jeans e camicia azzurra, è arrivato con la faccia del ragazzo della porta accanto e ha spiegato a tutti quanto ha a cuore la salute del pianeta. Abitanti del quartiere, studenti delluniversità di Tor Vergata, in maggioranza ragazze, lo hanno ascoltato in silenzio, lo hanno applaudito, ma non hanno potuto fargli domande, nemmeno sui documentari, perché lattore si è dileguato mentre cominciavano a scorrere le prime immagini. È andato via da una uscita secondaria evitando labbraccio delle teen ager che lo attendevano ansiose.
Rispondendo alle domande di Violante Placido, Di Caprio è stato comunque convincente. Ha insistito sullesigenza di parlare dei temi dellambiente nel modo più diretto possibile («perché la nostra generazione è già stata colpita e ancora di più lo saranno i nostri figli»), ha puntato il dito contro il rapporto squilibrato che gli esseri umani hanno con il pianeta, come se ci fossero risorse a cui attingere senza fine, mentre si stanno già esaurendo petrolio, acqua e foreste. Rivolto in particolare ai giovani ha ricordato che possono contare, influire su questi problemi con il loro voto, oppure acquistando un prodotto invece di un altro o sostenendo le organizzazioni non profit.
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