Una «dolce vita» da esportazione. Il mito di una stagione irripetibile che ha trovato in Flaiano  e Fellini i suoi padri nobili varca il Mediterraneo per approdare sulle coste israeliane. Per il  mezzo secolo della pellicola felliniana non si contano più celebrazioni e manifestazioni che  mettono al centro della scena proprio il film con Marcello Mastroianni. Non fa eccezione il  Jerusalem Film Festival. In occasione del cinquantenario de «La dolce vita» di Fellini,  l'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e l'Associazione Culturale Golda International Events  promuovono in occasione della kermesse cinematografica più prestigiosa del Medio Oriente, una  mostra fotografica di Rino Barillari dedicata alla dorata stagione della cosiddetta Hollywood  sul Tevere. La mostra «La mia Dolce Vita» inaugurerà il 12 luglio presso la Cinematica di  Gerusalemme. Il pubblico israeliano e internazionale potrà così vivere, attraverso gli scatti di  Barillari, l'atmosfera speciale della «dolce vita» romana.
Quando uscì nelle sale «La dolce vita» di Fellini, Roma viveva una stagione irripetibile che  prese poi il nome dalla pellicola felliniana. E fu proprio la Roma raccontata da Fellini che  lanciò via (Vittorio) Veneto di quegli anni sotto i riflettori di tutto il mondo. Correvano gli  anni del boom economico, dopo la ricostruzione post bellica, Cinecittà era la stella più  luminosa della Capitale, tanto che gli valse il nome di Hollywood sul Tevere. In questo contesto  iniziò a lavorare Rino Barillari, il fotografo che immortalò tutti i volti delle dive e delle  celebrità dell'epoca della «dolce vita» romana. Rino era soprannominato il «cucciolo dei  reporter», all'età di 14 anni prese un treno da Limbadi (Calabria) che lo portò a Roma. Da lì  ebbe inizio la sua avventura di fotografo, nelle vie del centro della città, cuore pulsante  della Roma mondana della Dolce Vita. Da cucciolo Rino divenne «Er King», come viene chiamato  tutt'oggi nella Capitale.
Dolce vita da esportazione: le foto di Barillari in mostra a Gerusalemme
Il Jerusalem Film Festival celebra i cinquant'anni dall'uscita del film di Federico Fellini con una mostra fotografica. Gli scatti del "re" dei paparazzi raccontano seduzioni e miti di quando Roma era la Hollywood sul Tevere
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