Cultura e Spettacoli

Tra dolore e speranza al Lido sbarca The road

Un futuro apocalittico, con l’eterna divisione fra buoni e cattivi. Sbarca a Venezia, per la seconda giornata di gara, The road, adattamento dell’omonimo romanzo premio Pulitzer di Cormac McCarthy

Tra dolore e speranza 
al Lido sbarca The road

Venezia - Un futuro apocalittico, con l’eterna divisione fra buoni e cattivi: sbarca a Venezia, per la seconda giornata di gara della Mostra del cinema, The road, adattamento dell’omonimo romanzo premio Pulitzer di Cormac McCarthy, già autore di Non è un paese per vecchi.

Il film in concorso Con Viggo Mortensen e Charlize Theron protagonisti e John Hillcoat alla regia, il film racconta di un padre e di un figlio (l’11enne al secondo film Kodi Smit-McPhee) e del loro viaggio per sopravvivere attraverso un’America distrutta da un cataclisma misterioso, che porta gli uomini alla violenza più truce, fino al cannibalismo. Attraverso il cammino dei due, si vivono la disperazione di una situazione al limite delle forze umane, ma anche la forza e la voglia di andare avanti nonostante tutto, il padre per il figlio, legati indissolubilmente, l’uno coscienza dell’altro. "Credo che sia una grande storia d’amore, ecco perché anche il libro ha avuto un successo universale, perché riguarda tutti", ha spiegato oggi ai giornalisti Mortensen. "Farlo è stata una decisione semplice, non ho avuto alcun dubbio di avere in mano una bellissima storia".

Tra dolore e speranza Ma nonostante il paesaggio costantemente grigio, la storia cupa, la fame, la devastazione e la morte in ogni dove, il film - un fedele adattamento al romanzo, che ha "commosso alle lacrime" il regista - vuole anche essere una storia di fiducia e speranza. "E’ un film sull’umanità e ciò che accade è così estremo che ti fa focalizzare sulle cose importanti: non pensi più alla fine del mondo, ma all’importanza del rapporto tra le persone", ha spiegato lo sceneggiatore Joe Penhall. Secondo Hillcoat, il risultato è che alla fine si racconta quanto c’è di meglio nell’umanità, la "capacità di affidarsi, di avere fiducia. Gli adulti sono sempre i più scettici, e tendono a chiudersi. Il ragazzo si fida e questo rappresenta un salto verso la speranza". "The road è un film che doveva essere fatto", si legge nelle note di produzione. "La storia in uno scenario da fine del mondo, che include cannibalismo e brutalità, non è esattamente il materiale giusto per un film da popcorn.

E nonostante alcuni studios abbiano inizialmente rifiutato il progetto per queste ragioni, i produttori, il regista e i talenti che vi hanno lavorato erano motivati dall’assoluta convinzione che il romanzo di Cormac McCarthy sarebbe stato un film incredibile".

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