Domande frequenti sul digitale terrestre

1- Che cos’è la televisione digitale terrestre (DTT)?
Il sistema televisivo che ci ha accompagnati per cinquant’anni viene detto “analogico”. La TV digitale terrestre – in sigla T-DVB (terrestrial Digital Video Broadcasting) – utilizza segnali digitali come quelli dei computer, di Internet, dei CD e della telefonia mobile. La televisione digitale terrestre è in corso di introduzione nel nostro Paese, che si colloca tra i primi in Europa nel contesto di questa innovazione. La transizione dalla TV analogica a quella digitale coinvolgerà progressivamente gli oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni di apparecchi televisivi del nostro Paese, e dovrà essere completata – come previsto da una legge del Parlamento italiano – entro il 2012.

2- Quali sono i vantaggi della tv digitale terrestre rispetto all’attuale televisione analogica?
Per gli utenti i principali benefici derivanti dall’introduzione della DTT sono: • un maggior numero di programmi disponibili (almeno il quintuplo di quelli attuali); • una migliore qualità immagine/audio: la trasmissione digitale rispetto a quella analogica è particolarmente robusta ai disturbi quali echi, interferenze, ecc.; • possibilità di partecipazione attiva e immediata ai programmi televisivi (espressione di preferenze, selezione di prodotti, ecc.) con semplici azioni sul telecomando, invece che con l’effettuazione di telefonate o l’invio di SMS; • la possibilità di usare il mezzo televisivo per l’utilizzo di servizi di informazione e di pubblica utilità ora accessibili solo con mezzi più complessi (ad esempio, reti aziendali oppure PC domestico collegato a Internet); • un minore inquinamento elettromagnetico: la DTT richiede potenze di trasmissione inferiori rispetto a quella analogica.

3- Per usufruire del servizio si deve pagare un canone o un abbonamento?
Come accade per la televisione analogica, oltre al canone TV non è necessario pagare alcun abbonamento. La TV digitale terrestre, in quanto sostitutiva dell'attuale TV analogica, sarà trasmessa per lo più "in chiaro" e quindi si potrà vedere gratuitamente. A partire dal gennaio 2005 sono stati attivati anche alcuni servizi a pagamento che permettono di vedere particolari eventi per mezzo di una carta prepagata da inserire nel decoder. Attualmente gli eventi disponibili riguardano le partite di calcio.

4- E’ vero che si possono ricevere più programmi di quelli attualmente disponibili?
Si, il numero di programmi TV che sarà possibile trasmettere con il digitale terrestre è moltiplicabile anche fino a dieci: infatti, su una singola frequenza televisiva, mentre in analogico si può trasportare un solo programma, in digitale ne possono essere trasportati da 5 a 7 e in prospettiva, con tecniche di compressione sempre più evolute, fino a 10 (a seconda del tipo di programmi e della qualità prefissata dall’emittente televisiva). Vengono così ampiamente superati i limiti dell’attuale sistema che non consentiva l’introduzione di ulteriori programmi TV.

5- Devo cambiare il mio televisore?
No, non è necessario cambiare il proprio televisore. Basta una semplice apparecchiatura di adattamento, detta decoder o set top box o semplicemente box. Per una piena fruizione delle possibilità offerte dalla TV digitale, il box deve essere interattivo. Da alcuni mesi sono presenti sul mercato televisori con sintonizzatore digitale integrato. Una legge dello Stato impone dal prossimo aprile 2009 la vendita in Italia esclusivamente di televisori con sintonizzatore digitale integrato.

6- Ho bisogno di installare una parabola?
No, non bisogna installare alcuna parabola. Questa serve solo per la TV via satellite. Per la DTT bastano le antenne tradizionali con cui abbiamo sempre ricevuto le TV nazionali e le TV locali.

7- Devo cambiare la mia antenna terrestre?
No, nella maggioranza dei casi, non bisogna cambiare la tua antenna terrestre. Gli impianti di radioricezione per la televisione digitale terrestre sono identici a quelli usati per la ricezione analogica. Le attuali antenne (nelle bande III, IV e V) e la rete di distribuzione dalle antenne all’interno degli edifici con gli opportuni dispositivi intermedi (derivatori, partitori, amplificatori, miscelatori/demiscelatori, attenuatori, filtri, ecc.) sono adatte anche alla ricezione digitale. In qualche caso, tuttavia, potrebbe essere richiesto il montaggio di un’antenna supplementare, ad esempio quando non si dispone già di un’antenna nella banda su cui è irradiato il segnale digitale.

8- Devo cambiare il puntamento della mia antenna?
No, in generale è stato previsto che le nuove reti digitali si avvalgano degli stessi siti di trasmissione della TV analogica. Quindi, non è necessario cambiare il puntamento della propria antenna terrestre. Tuttavia, in alcune zone del territorio, i segnali digitali potrebbero provenire da siti diversi da quelli che irradiano i segnali analogici. In tal caso, potrebbe essere richiesto il montaggio di un’antenna supplementare da puntare verso i siti che trasmettono in digitale.

9- E’ vero che con il digitale terrestre posso accedere a servizi di pubblica utilità?
Si, per capire come funzionano tali servizi di utilità si può pensare all’attuale televideo, che è possibile richiamare mentre si sta vedendo un normale programma televisivo. Tuttavia, con la tecnica digitale, i servizi di utilità saranno visibili contemporaneamente ai programmi televisivi (mediante suddivisione dello schermo in zone) e saranno molto più funzionali e attraenti del semplice televideo. Inoltre sarà possibile accedere ad una serie di servizi, in grado di fornire informazioni di carattere individuale e privato o effettuare transazioni commerciali, tramite accesso a centri di servizio, gestiti dalle emittenti televisive o da terzi fornitori di servizio. Tipici fornitori di servizio saranno le pubbliche amministrazioni centrali o locali, che renderanno disponibili sulla televisione digitale terrestre, servizi attualmente accessibili solo da Internet o dal cellulare. A tal fine, è necessario però che il Set Top Box sia interattivo, cioè dotato di un canale di ritorno o canale di interazione che utilizzi una rete di telecomunicazioni .

10- Che cos’è un decoder interattivo?
E’ un Set Top Box dotato di un’uscita verso la rete telefonica, mediante modem tradizionale .

11- Che cos’è il canale di interazione?
Il canale di interazione è un collegamento stabile del Set Top Box verso una rete di telecomunicazioni. Il collegamento avviene tramite modem sulla linea telefonica di casa. Il canale interattivo viene attivato in automatico, dal Set Top Box, ogni volta che l'utente richiede attraverso il telecomando un servizio che coinvolga un'interazione. In tal caso, durante l'utilizzo di un servizio interattivo, non sarà possibile ricevere o effettuare telefonate.

12- Quanto costa l’utilizzo dei servizi interattivi?
Il costo dei servizi interattivi dipenderà dalle scelte del fornitore di servizi. Un fornitore di servizi di pubblica utilità potrà offrirli gratuitamente o ad un prezzo molto contenuto. Un fornitore di contenuti particolarmente appetibili sul piano commerciale potrà effettuare le politiche di prezzi che riterrà più opportune. Nel caso in cui il servizio preveda l’utilizzo del canale di ritorno, salva la possibilità che alcuni servizi possano avvalersi di un numero verde (a carico del fornitore del servizio), il costo del collegamento dipenderà dal fornitore di rete di telecomunicazioni. 

13- Quanto costa un Set Top Box?
Il prezzo di vendita è assolutamente libero e dettato dal mercato come ogni bene di consumo. Mediamente, ci si può aspettare un prezzo di 90 euro per un decoder interattivo.

14- Perchè solo i Set Top Box interattivi sono coperti da contributo statale?
Il Governo Italiano vede nella televisione digitale interattiva l’occasione per una diffusione dei servizi della società dell’informazione presso la totalità dei cittadini, allo scopo di ottenere servizi più efficienti, a minore costo per la collettività e utilizzabili comodamente da casa (evitando file agli sportelli e inutili spostamenti). Solo i decoder interattivi possono assicurare l’utilizzo di servizi di pubblica utilità e quindi favorire la diffusione dei servizi della società dell’informazione. Per questo motivo lo Stato incoraggia esclusivamente l’acquisto di set top box interattivi. Il contributo statale di 70 euro è disponibile , per il momento, unicamente per le Aree All Digital della Regione Sardegna e (quando lo sarà) anche la Valle d''Aosta.

15- Si possono vedere tutti i canali disponibili utilizzando lo stesso decoder o bisogna comprare più decoder, per esempio uno per i canali RAI ed uno per i canali Mediaset?
Lo stesso decoder consente di vedere tutti i canali digitali terrestri disponibili nella propria zona. Ovviamente bisogna trovarsi in una zona coperta dal segnale. Per usufruire di un servizio a pagamento, il decoder deve essere abilitato a riconoscere il metodo di codifica utilizzato dal fornitore del servizio a pagamento (attualmente i metodi utilizzati sono solo due: Nagravision utilizzato da Mediaset e Irdeto utilizzato da Telecom Italia/La7).

16- Che cosa sono i servizi Pay-per-View?
Un servizio Pay-per-View consente all’utente di usufruire a pagamento di singoli eventi (per esempio partite di calcio, film, ecc.) trasmessi ad orari prestabiliti. Gli eventi non sono trasmessi “in chiaro” e solo l’utente che ha pagato per i particolari eventi è in condizione di vederli.

17- Che cosa è una carta prepagata per i servizi Pay-per-View?
E’ una carta che si compra nei negozi di elettronica di consumo. La carta va inserita nell’apposita fessura che, nella maggior parte dei casi si trova sul fronte del decoder. La carta contiene un credito complessivo che, nel momento della selezione di un evento in modalità Pay-per-View, è scalato volta per volta di un importo pari al costo dell’evento stesso.

18- Come si fa ad abilitare un decoder per un servizio a pagamento?
La maggior parte dei decoder interattivi che sono stati acquistati prima di febbraio 2005 usufruendo del contributo statale sono stati abilitati a posteriori, mediante aggiornamento automatico via etere (OTA)del software del decoder.

Gli aggiornamenti sono tuttora trasmessi via etere, in particolari orari, dalle emittenti che forniscono i servizi. I decoder acquistati in seguito generalmente sono già abilitati alla ricezione degli attuali programmi criptati.  

 

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