MILANO, 23 agosto 2066. Si intitola Fotosintesi la prima sinfonia per timo e orchestra realizzata dal compositore lituano Marcus Habemus. Il musicista la presenterà domani al Festival Sonoro di Milano in occasione del suo 105º compleanno.
«Ci lavoro da sessant’anni - ha spiegato Habemus -. Interpretare il linguaggio del timo che coltivo nel mio orto non è stato facile. Inizialmente, fino al 2020 circa, le pianticelle mi si rivolgevano in un idioma che comprendevo soltanto parzialmente. Poi mi resi conto che la colpa era mia. Ascoltandole, attribuivo loro pensieri miei. Ma un giorno del ’22 o ’23 (ora non ricordo bene, ma certo era d’estate) improvvisamente compresi come dovevo fare. I nostri dialoghi richiedevano il mio sonno. Dormendo sdraiato a terra, circondato dalle piantine, inconsapevolmente registravo frasi e suoni che al risveglio annotavo con assoluta precisione. Questo lavoro è proseguito fino al ’50 circa. Ogni notte entravo in un mondo nuovo... Alla fine del ’50 ho iniziato ad arrangiare il tutto con violini venusiani e fiati marini».
Quella di domani al Festival milanese sarà la prima e l’ultima esecuzione di Fotosintesi. Habemus ha infatti deciso di morire subito dopo che nel «Teatro dei Ricordi» sarà risuonata l’ultima nota della sinfonia. Verrà sepolto nell’orto di casa sua, all’ombra del suo amatissimo timo.
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