Dovè finito il sogno umanistico-industriale di Adriano Olivetti? Lazienda che qualcuno ha definito un Bauhaus italiano ha perso la sua forza produttiva e lillusione di sposare limpresa alla cultura, anzi di chiamare la cultura a dirigere limpresa è spenta. Memoria storica di quel momento è lArchivio Olivetti, che da tre anni si fa promotore di una manifestazione dedicata alla creatività e alla libera espressione. Anche questanno, da domani a domenica 11 giugno, la «Fiera della parola» animerà per quattro giorni la vita culturale di Ivrea con un fitto calendario di incontri, rappresentazioni teatrali, mostre, laboratori che si svolgeranno nel parco di Villa Casana, dove ha sede lArchivio, che conserva un grande patrimonio di documenti storici dell«era Olivetti».
Alla «Fiera della parola» partecipano nomi noti del mondo culturale, artistico e letterario. Fra questi la Scuola Holden di Torino, la Fondazione Pistoletto Cittadellarte, Teatranza Artedrama. Vi prendono parte personalità come la poetessa Alda Merini, attori e scrittori di teatro come Sonia Antinori, Vincenzo Crivello, Daniela Fazzolari, Donatella Musso, Antonio Tarantino, Oreste Valente. Tra le realtà operanti sul territorio di Ivrea saranno presenti il Politecnico della città, lAssociazione giovani imprenditori, i Giovani architetti del Canavese, il Bioindustry Park.
La manifestazione non sarà limitata al parco di Villa Casana ma vi saranno serate e visite teatrali in notturna al Castello di Ivrea, lapertura dello spazio espositivo Spazio10 e del Museo della Carale, del Laboratorio Museo Tecnologic@mente e di altre realtà artistico-culturali. La conclusione è domenica 11 a Villa Sclopis (via Sclopis 2, Salerano) con il dibattito sulla «Narrazione del dolore». Per informazioni: Archivio Storico Olivetti - tel. 012-5641238 - e-mail: archivio@arcoliv.org.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.