Da domani su La7 Il «Tetris» di Telese va in prima serata e diventa talent-talk

Vespa? «Il suo editore di riferimento è il governo». Santoro? «Lui è la voce dell’opposizione». Floris? «è l’uomo del Veltrusconi». Lerner? «Sembra sempre che conduca un seminario dell'Ulivo». Lui, invece, dichiara di non avere tesi precostituite e di avere un punto di vista che tiene per sé. Così, quando conduce «Tetris» (da domani alle 21.10 su La7 per altri otto appuntamenti) Luca Telese cambia continuamente «punto d’osservazione per vedere l’effetto che fa». E definisce il suo programma un «talent talk». «Ho pensato - spiega - che sarebbe stato interessante vedere giudicati i politici e altri protagonisti pubblici, invitati a confrontarsi con gente comune e personaggi apparentemente “fuori contesto”».


Esempio: nella prima puntata, per affrontare lo spinoso tema dei manager - artefici o vittime dell’attuale crisi? - due imprenditori come Enzo Rossi e Leandro Consumi (l’inventore dei Gormiti) si misureranno con politici (Fava, Storace, Quagliarello, Lanzillotta) ma anche con Franco Tatò e Chicco Testa, e con un uomo comune: il signor Mario, comunista di 73 anni, titolare del primo distributore di benzina voluto da Enrico Mattei, e suo particolarissimo amico. «Messi fra loro - dice Telese - i politici seguono il detto che cane non mangia cane. Con chi non è del loro mondo, invece, sono costretti a cambiare le carte in tavola, a sparigliare il gioco».

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