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Domenica il Gp di Singapore, Alonso suona la carica

Il ferrarista: «Serve il podio ed è una pista che mi piace». L'incognita pioggia. Lo spagnolo è terzo in campionato con 166 punti, dietro al leader Webber (187) e a Hamilton (186)

Un posto sul podio per continuare a sognare il Mondiale. Fernando Alonso sbarca a Singapore per proseguire l'inseguimento iridato. Il pilota spagnolo della Ferrari è reduce dal trionfo nel Gp d'Italia e ora, con 166 punti, occupa la terza posizione nella classifica che l'australiano Mark Webber guida con 187 punti e una lunghezza di vantaggio sull'inglese Lewis Hamilton.
«Sono appena arrivato a Singapore, dove da venerdì comincia un weekend molto importante per la nostra stagione. Come benvenuto ho trovato un bel temporale che però non ha abbassato di molto la temperatura, anzi, se possibile, ha aumentato l'umidità», dice Alonso dal suo diario sul sito ufficiale del team. «Nelle due precedenti edizioni non abbiamo mai girato sotto la pioggia e le previsioni per questo fine settimana non sono particolarmente incoraggianti. Ci sarà quindi un ulteriore elemento di imprevedibilità in un Gran Premio già di per sè incertissimo», aggiunge.
A Singapore, si corre di sera. «Mi piace tantissimo l'atmosfera che si respira in questa gara: correre in notturna è stata davvero un'ottima idea. L'orario insolito non mi ha mai dato problemi: ho scelto di arrivare il più tardi possibile perchè durante i prossimi giorni continuerò a mantenermi sul fuso orario europeo: a letto a tarda notte e colazione nel primo pomeriggio, tanto per fare un esempio», dice l'asturiano svelando la sua 'strategià. «Nei due anni precedenti ha funzionato alla perfezione, anche grazie ad alcuni piccoli accorgimenti segreti, quindi non c'è ragione per cambiare questo tipo di approccio». «Per quanto si è visto nelle prime due edizioni questo tracciato si sposa piuttosto bene con il mio stile di guida: i due piazzamenti sul podio in altrettante gare mi hanno fatto arrivare qui con una certa fiducia», prosegue Alonso, che nel 2008 ha vinto nella gara condizionata dal cosiddetto 'crashgatè, lo scandalo legato all'incidente occorso a Nelsinho Piquet. «So bene che un nuovo piazzamento fra i primi tre sarebbe molto importante per la classifica e sono convinto che, se sapremo fare tutto alla perfezione, ce la potremo fare. Lo abbiamo dimostrato nel precedente weekend di gara a Monza e abbiamo tutte le carte in regola per ripeterci anche a Singapore», dice il ferrarista.
«Il tracciato assomiglia abbastanza a quello di Montecarlo come caratteristiche tecniche: lento, con tante ondulazioni e con la necessità di avere tanto carico aerodinamico...

Detto questo -conclude- nessuno di noi si scorda le parole che ci ripete costantemente il nostro capo, Stefano Domenicali: manteniamo i piedi per terra, restiamo umili e concentrati perchè i nostri avversari sono molto forti e altrettanto determinati».

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