Lodissea giudiziaria di don Ruggero Conti, 55 anni, parroco della Natività di Maria Santissima alla periferia di Roma, dura dal 30 giugno 2008 quando il pubblico ministero Francesco Scavo ne chiede larresto per alcuni sospetti episodi di abuso sessuale avvenuti nel corso dellattività parrocchiale. Il caso fa scalpore. Fino a quel momento don Ruggero è un prete modello. Larresto lo trasforma nellorco degli altari responsabile di almeno sette casi dabuso su ragazzini. Prigioniero di quella gogna mediatica don Ruggero diventa un mostro. Dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari nel settembre 2008 è in cella il 17 marzo 2009. La gran parte dei genitori e dei ragazzi della parrocchia di via di Selva Candida continua però a credere in lui. Al carcere di Regina Coeli arrivano 4mila lettere di sostegno. In un appello a mons.
Gino Reali, vescovo della diocesi di Porta Santa Rufina, genitori e figli della parrocchia descrivono don Ruggero come il «padre» accogliente, disponibile, saggio, saldo, di cui tutti hanno prima o poi bisogno. E il 17 giugno scorso, allapertura del processo quella schiera di fedelissimi invade il Tribunale per salutare tra pianti e gesti daffetto il sacerdote in manette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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