Baden - Il giorno dopo Donadoni si batte un pugno sul petto. All'altezza del cuore, come Gattuso dopo la sostituzione. "Io non avevo dubbi, quest’Italia è una squadra che può battere chiunque" ha detto Roberto Donadoni dopo la qualificazione ai quarti di Euro 2008. "Ci sono state sofferenze ed errori pure nel 2-0 sulla Francia, ma anche nella partita con l’Olanda avevo rivisto cose positive". Il tecnico sottolinea il rapporto "diverso" con il gruppo degli azzurri: "Non conosco lo spirito dei Mondiali, ma conosco lo spirito di questi ragazzi. Uno spirito che ci ha sempre accompagnato da due anni a questa parte: in certe partite si è visto di più, in altre meno. Ma è sempre stato un elemento importante".
Il gruppo Dopo i complimenti di ieri a tutta la squadra, Donadoni risponde con un sorriso alle dediche indirizzategli da alcuni giocatori. "Il migliore attestato della loro stima - ha detto - è il divertimento che mostrano nella fatica. Loro vedono in me non solo l’allenatore, ma qualcosa in più. A qualcuno non piace, ma a me va bene così".
Quindi il ct non si lascia scappare una piccola stoccata polemica ai suoi detrattori (che per giorni hanno agitato sulle spalle del tecnico l'ombra del Lippi mondiale): "Quando si vince, c’è una certa tendenza a dover accettare gente sul proprio carro. Ma noi lo facciamo volentieri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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