da Roma
«Quando io e Totti parliamo, il rapporto funziona sempre e alla grande». Nelle rare parole di Roberto Donadoni, che sono anche una sorta di consuntivo dellultimo incontro e di puntigliosa rettifica delle interpretazioni maliziose del precedente, cè tutto il senso del vertice svoltosi ieri a Trigoria con Totti e con lallenatore della Roma Spalletti. Una sorta di omaggio alla capolista, ma anche «un incontro con Spalletti, uno dei pochi allenatori di A non ancora incontrati» tiene a precisare il ct che ha a cuore non soltanto la sostanza ma anche la forma. La frase pronunciata («Sanno che li osservo, io non faccio figli e figliastri») è una ulteriore conferma. Ecco allora la scelta di cogliere al volo loccasione della puntata romana legata a Lazio-Palermo per fermarsi qualche ora di più nella capitale e a Trigoria. Da qui il colloquio riservato con Francesco Totti e la riconferma degli impegni presi nel precedente «faccia a faccia» di Milano, a poche ore dalla supercoppa dItalia. E cioè che «sarà valutata la condizione di forma fisica di Totti di volta in volta». Nessuna rinuncia a prescindere, nessuna convocazione garantita, insomma. «Sono daccordo» è la conclusione firmata dal capitano della Roma. Lesito viene giudicato dal ct molto lusinghiero: patti chiari e amicizia lunga, quindi. Nella speranza che non intervengano i soliti interpreti del pensiero di Totti a rovinare lintesa che è una gran bella cosa in vista della sfida con lUcraina allOlimpico, sabato 7 ottobre.
Chiusa la parentesi Totti, Donadoni si è dedicato a Spalletti.
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