Sassari - Viveva con il terrore di essere azzannata dai grossi cani del figlio. E ieri la paura è diventata una tragica realtà: Paola Dessole, 77 anni, è stata uccisa dagli animali che Gianni Carrucciu, di 50 anni, teneva legati nella loro casa nel centro storico di Sassari. Carrucciu è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo per omessa custodia dei tre cani, appartenenti a razze classificate come pericolose (pitbull e maremmani).
La tragedia si è consumata in mattinata, verosimilmente tra le 8.30 e le 10.30. Come ogni giorno, l'anziana stava rincasando dopo avere fatto la spesa e con l'incubo di aprire la porta del suo appartamento di via Diaz, condiviso con il figlio. Figlio che aveva una passione per le razze particolarmente aggressive: in quelle quattro mura, per un certo periodo, avevano vissuto fino a sette animali e questo non aveva fatto altro che acuire la tensione tra la Dessole e Carrucciu. Ultimamente erano stati allevati un pastore maremmano di un anno e mezzo (di proprietà della donna), un pitbull e un incrocio tra un pitbull e un'altra razza pericolosa di tre anni e mezzo ciascuno. L'anziana è stata aggredita non appena ha varcato l'ingresso e non ha avuto scampo.
Un cane in particolare, il pitbull che il figlio aveva chiamato Big, l'avrebbe finita azzannandola alla gola e alle spalle e lo sta a provare il fatto che l'animale è stato trovato dagli agenti con il muso impregnato di sangue. Sarebbe stato proprio il figlio a trovare la madre a terra ormai esanime. Carrucciu ha cominciato a gridare ma ormai era tardi e anche l'intervento del 118 si è rivelato inutile.
Al loro arrivo i poliziotti hanno trovato una situazione precaria, soprattutto dal punto di vista igienico. Proprio Big, tre anni fa, era già stato sequestrato dalle forze dell'ordine per un episodio simile a quello di ieri. Carrucciu, nel corso di un litigio, aveva aizzato il cane contro un passante lesionandogli gravemente un braccio.
Anche le altre due figlie della vittima avevano paura di andare a trovare la madre proprio per la presenza dei cani, poi catturati dai veterinari della Asl e da agenti della Municipale e rinchiusi nel canile di Porto Torres su disposizione della Procura della Repubblica. Un destino inquietante per la vittima, la pensionata che lunedì ha trovato la morte a causa dei suoi cani. Oltre 30 anni fa era stata condannata per uxoricidio, nel 1976 aveva massacrato il marito con un pesante tubo in ferro.
Sarà comunque l'autopsia, prevista per oggi, a stabilire le cause della morte della donna: in particolare sarà possibile stabilire se è deceduta dissanguata o per il trauma alla gola che potrebbe averle impedito di respirare. I risultati dell'esame sono attesi anche dal presidente del Pitbull Syndicate Italy, Salvatore Montemurro: «Strano che, dopo vent’anni in cui non si era registrato alcun morto per colpa di pitbull - ha detto il presidente - nel giro di due mesi un pitbull abbia fatto un'altra vittima, dopo la donna uccisa a Pontecagnano in provincia di Salerno il 6 maggio scorso».
E l'episodio di ieri non ha fatto altro che riaccendere le polemiche sulla classificazione delle razze pericolose.
Il sottosegretario al Welfare Francesca Martini ha detto che la richiesta del Codacons di non eliminare l'ordinanza ora in vigore con la lista delle razze, fra le quali c'è il pitbull, sarà valutata dalla commissione tecnica che si riunisce ogni martedì: «Verranno considerati tutti i criteri di tipo scientifico», ha spiegato l'esponente del governo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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