«Donnavventura» negli States al volante dell’L200 Mitsubishi

Stoccarda«La chiave per una mobilità a prova di futuro, cioè rispettosa dell’ambiente ma in linea con le esigenze degli utenti, è un mix versatile di propulsori costituito da motori a combustione interna, motori ibridi, a batteria e a celle a combustibile», parola di Dieter Zetsche, presidente di Daimler Ag e responsabile di Mercedes-Benz. È su questa linea che la casa della stella, custode dell’invenzione dell’automobile, si muove con consapevolezza delle responsabilità di un costruttore premium, con prudenza e armata della tecnologia indispensabile.
Nel mondo circolano 800 milioni di veicoli e se ne prevedono il doppio, con le dovute cautele, entro 30 anni: è con questi dati che la rivoluzione copernicana dell’auto elettrica, a emissioni zero, dovrà confrontarsi. Decisive diventano dunque le misure intermedie che, nel caso di Mercedes-Benz, hanno cominciato a concretizzarsi con i modelli BlueEfficiency sviluppati per abbattere le emissioni di CO2 attraverso una serie di accorgimenti, dai pneumatici a basso coefficiente di resistenza al rotolamento alla funzione Stop/Start. Sono già 58 le versioni BlueEfficiency disponibili, destinate a salire a 76 entro fine 2010. La «caccia al CO2» non deve tuttavia far perdere di vista sostanze che, a differenza dell’anidride carbonica, naturalmente presente nell’atmosfera, sono realmente nocive, come gli ossidi di azoto prodotti dai motori diesel in misura maggiore rispetto a quelli a benzina.
Per contrastare i micidiali Nox, Mercedes-Benz ha già messo in campo da un paio d’anni la tecnologia BlueTec destinata inizialmente a berline e station wagon e ora estesa anche ai grandi Suv. I colossi di Stoccarda - Gl, Ml e R - pesantemente coinvolti, come tutti i grandi sport utility, dalla crisi che su di essi si è accanita a causa dell’indubbia immagine di veicoli avidi di carburante e altamente inquinanti, potranno contare, tra qualche mese, sulle versioni 350 Cdi BlueTec equipaggiate del V6, tre litri, già considerato Euro 6, capace di erogare 211 cv con una coppia di ben 540 Nm sempre disponibili tra 1.600 e 2.400 giri/minuto. L’abbattimento degli ossidi di azoto avviene con un processo chimico messo in moto attraverso l’iniezione dell’additivo AdBlue (assolutamente naturale perché si tratta di una soluzione acquosa di urea contenuta in un serbatoio specifico) nel flusso dei gas di scarico. Da questo processo si sviluppa ammoniaca che viene filtrata dal catalizzatore Scr grazie al quale le emissioni di Nox vengono abbattute dell’80%.
I grandi Suv di Mercedes, in versione 350 Cdi Bluetec, confermano la loro nuova indole di «giganti buoni», assicurando percorrenze che sfiorano gli 11 km/litro nel ciclo combinato ma senza rinunciare a quelle prestazioni che i clienti si aspettano da queste vetture, come attestano la velocità massima di 210 orari e l’accelerazione da 0 ai 100 orari in 8,7 secondi.

Parallelamente all’ampliamento dell’offerta di modelli BlueEfficieny e BlueTec, senza dimenticare le motorizzazioni bifuel Ngt a metano, Mercedes-Benz si avvicina sempre più alla produzione, seppure in serie inizialmente limitata, delle Bluezero, vetture elettriche pure oppure dotate anche di un motore «range estender» a combustione per aumentare l’autonomia che, sulla E-Cell Plus, per esempio, è di 600 chilometri, 100 dei quali percorribili con il solo propulsore elettrico.

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