da Milano
La finanziaria del 2006, la prima del governo Prodi elaborata dal ministro Tommaso Padoa-Schioppa «alleggerisce» anche la tredicesima. Già vessati da tasse locali e rincari di vario genere i contribuenti avranno a Natale tredicesime più leggere. E non solo i «riccastri» (che secondo il governo di centro sinistra sarebbero quelli con redditi superiori ai 40mila euro) ma praticamente tutti i lavoratori dipendenti, già vessati dal prelievo sicuro e automatico alla fonte. Dai 20mila euro in avanti (si tratta ovviamente di cifre lorde) la perdita in busta paga varia dai 15 ai 74 euro in meno rispetto al 2006. Lo spiega l’Ufficio studi degli artigiani di Mestre. «La dieta forzata della tredicesima - spiegano - è la conseguenza del fatto che nel calcolo delle ritenute entrano in gioco solo le aliquote Irpef corrispondenti agli scaglioni di reddito e non si considerano né le detrazioni né gli assegni familiari che nell’ultimo anno hanno avvantaggiato i redditi medio-bassi e per coloro che hanno familiari a carico».
Quanto si perde. Nel dettaglio, chi ha un reddito di 20mila euro all’anno senza familiari a carico al posto dei 1.184,62 euro del 2006 si troverà in tredicesima 1.169,38 euro, una perdita di 15,2 euro. Di circa 25 euro, invece, l’impoverimento della tredicesima per chi ha 23mila euro di reddito con un figlio a carico. Mentre sale a 33,7 euro il decremento della tredicesima di chi percepisce un reddito di 30mila euro e ha moglie e un figlio a carico. Fino ad arrivare poi a redditi di 50mila euro con moglie e figlio a carico. In questo caso la tredicesima verrà ridotta di 46,5 euro. Circa 75 euro in meno, infine, si ritroveranno coloro che dichiarano un reddito di 80mila euro e hanno moglie e due figli a carico.
L’effetto totale. Gli esperti dell’associazione hanno però anche confrontato il netto in busta paga tra il 2006 e il 2007 e il risultato complessivo migliora leggermente, anche se si resta sempre a livello di «mancette», per chi ha un reddito al di sotto dei 40mila euro. Nel dettaglio, per i single con un reddito di 20mila euro nel 2007 l’aumento netto è stato di 17,3 euro. Mentre è una cifra più sostanziosa, 455 euro, per chi ha un figlio a carico e 23mila euro di reddito annui. A perderci sono quelli con reddito lordo superiore ai 40mila euro (circa 25 mila netti ossia 2mila euro al mese) e hanno moglie e figlio a carico. In questo caso la perdita netta annuale è stata di 252 euro. Mentre arriva a quota 1.044 euro la diminuzione per i contribuenti con 80mila euro di reddito e con moglie e due figli a carico.
Aumento di imposte e spese. Che le tasse siano aumentate è sotto gli occhi di tutti. E persino uno studio elaborato dagli esperti del Senato ha messo in luce che pur di fronte ad alcuni aumenti di reddito delle famiglie (più 6,6%) l’incidenza delle imposte sul reddito è passata dal 13,9% (2005) al 14,6% (2006). Se si aggiunge un aumento dei contributi sociali, effettivi e figurativi, si arriva a un incremento del 28,8%.
Inoltre secondo l’Adusbef, le tredicesime non ancora arrivate nelle tasche degli italiani sono andate, già in buona parte, in fumo tra tasse, mutui e rincari.
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