Doping, Petacchi interrogato Torri: "Tempi rapidissimi"

Il ciclista alla procura antidoping del Coni. Ha prodotto una documentazione che "giustifica" l'assunzione di salbutamolo per cause mediche. Tour a rischio

Doping, Petacchi interrogato 
Torri: "Tempi rapidissimi"

Roma - È durata 2 ore l’audizione alla procura antidoping del Coni di Alessandro Petacchi, trovato positivo al salbutamolo al Giro d’Italia. Il procuratore Ettore Torri sta ora ascoltando anche Gianluigi Stanga, il team manager della Milram la squadra del velocista spezzino, finito nella bufera dopo le accuse del tedesco Jaksche. "Ho cercato di spiegare le mie cose scientificamente e la mia buona fede in quello che è accaduto". Così Petacchi ha commentato l’audizione davanti alla procura antidoping del Coni durata due ore: il corridore non si è però sbilanciato sulla sua partecipazione al Tour de France: "Ora ha tutto in mano la procura. Il Tour? Dipende dalla procura". Il ciclista si è presentato insieme all’avvocato Maria Laura Guardamagna, il professor Centanni, pneumologo dell’ospedale San Paolo di Milano, e il professor Giuseppe Pieraccini, il chimico farmaceutico che ha redatto l’ampio dossier con i precedenti di uso di medicinali contro l’asma. "I tempi saranno rapidissimi": è questa l’unica battuta che il procuratore antidoping del Coni, Ettore Torri, si lascia scappare al termine dell’audizione. Torri ha solo aggiunto che "hanno prodotto una consulenza e dobbiamo verificarla".

Il Tour aspetta "Alessandro Petacchi dovrebbe essere giovedì mattina a Londra per i controlli, ma sono certo che gli organizzatori del Tour de France anche in extremis saranno disposti ad aspettarlo". Così Gianluigi Stanga, al termine delle audizioni sostenute da lui e da Petacchi stamani di fronte alla procura antidoping del Coni, riunita presso gli uffici dello stadio Olimpico di Roma. Stanga, general manager del team Milram, è stato ascoltato a sorpresa dalla Procura di Ettore Torri, in seguito alle accuse lanciate nei suoi confronti dal ciclista tedesco Joerg Jaksche. "Ho parlato anche di Jaksche - ha confermato Stanga ai cronisti - non ho letto tutto quello che ha detto ma confermo che non mi sono mai permesso né di istigare, né di facilitare l’uso di prodotti dopanti. Io sono a disposizione di Torri e di tutti". Il general manager della Milram ha quindi confessato di avere "l’impressione" che il coinvolgimento della sua squadra sia dovuto alla nazionalità "tedesca" dello sponsor, la Nordmilch. Parlando della situazione di Petacchi, ascoltato per la sua positività al salbutamolo in occasione dell’ultimo Giro d’Italia, Stanga si è schierato dalla parte del ciclista di punta della sua squadra: "Si è sempre allenato, è sereno e ha la coscienza tranquilla". L’audizione sostenuta oggi da Petacchi non dovrebbe avere un seguito presso la procura del Coni, che ora provvederà a verificare il materiale prodotto dai legali del corridore ligure e dai due tecnici presenti all’interrogatorio odierno.

La partecipazione al Tour de France dello sprinter si trasforma quindi in una vera e propria corsa contro il tempo. Al momento sembra escluso che la procura riesca ad esaminare in giornata le perizie di parte. In caso di assenza di Petacchi dal Tour de France la Milram convocherà al suo posto l’ucraino Andriy Grivko.

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