Doping: Petacchi, Piepoli e Mayo positivi al Giro d'Italia

Salbutamolo per i due italiani, testosterone per lo spagnolo, vincitori di sette tappe su 21 totali. Cinque per Petacchi, maglia ciclamino, una per la maglia verde Piepoli e per Mayo, compagni di squadra di Simoni. Il ds della Milram: "Alessandro è pulito". Il pugliese: "E' per l'allergia"

Doping: Petacchi, Piepoli e Mayo 
positivi al Giro d'Italia

Milano - Prima le indiscrezioni. Alessandro Petacchi, Leonardo Piepoli e Iban Mayo sarebbero risultati positivi ai controlli antidoping dell'ultimo Giro d'Italia. Salbutamolo per i due corridori italiani, testosterone per lo spagnolo. In totale sarebbero "macchiate" sette vittorie di tappa su 21: cinque del velocista spezzino, maglia ciclamino della corsa rosa, una a testa per lo scalatore pugliese (maglia verde di miglior grimpeur a Milano) e quello spagnolo, entrmabi compagni di squadra di Gilberto Simoni alla Saunier Duval. Si tratta di indiscrezioni che filtrano dal laboratorio di analisi del Coni che indicano presenza di salbutamolo tra i 1.400 e 1.800 nanogrammi per millilitro di sangue. Quando il limite stabilito dall'Uci, anche in caso di certificato medico, è di 1.000.

La difesa di Petacchi "Non abbiamo ancora ricevuto nulla di ufficiale, dobbiamo ancora prendere le misure. Le uniche cose certe sono che Petacchi nell’ultimo Giro si è sottoposto a cinque controlli antidoping delle urine e uno a sorpresa, e che è in possesso da anni di certificati medici rilasciati dall’Uci che gli consentono di assumere medicinali antiasmatici e antiallergici". Così Gianluigi Stanga, ds della Milram, commenta le notizie secondo le quali il velocista di Spezia sarebbe risultato non negativo a un controllo antidoping all’ultimo Giro d’Italia, insieme con altri due corridori (Piepoli e Mayo) per salbutamolo. "Non ho motivo di pensare che Alessandro abbia fatto cose diverse dal passato - ha aggiunto il direttore sportivo di Petacchi - e ora attendiamo con serenità le analisi dei campioni di urina che verranno effettuati nel laboratorio di Barcellona".

E quella di Piepoli "Sì, prendo il salbutamolo per curare la mia allergia". È tranquillo Leonardo Piepoli: non c’è nulla di illecito, secondo lo scalatore italiano trovato "non negativo" a un controllo antidoping nell’ultimo Giro d’Italia, insieme con Petacchi e Mayo. "Giannetti, il direttore della Saunier, mi ha chiesto quanta ne avevo presa", ha spiegato Piepoli alla partenza della quarta tappa del Delfinato di Hauterives. "Ma non so il numero di inalazioni che ho fatto. Ne prendo tutte le volte che ne ho necessità. Dipende dalle stagioni".

Certificati e dosaggi Ai ciclisti sarebbe stata riscontrata una quantità di salbutamolo superiore al dosaggio previsto nelle sue urine dalla certificazione della Uci: la federazione internazionale indica infatti sulla base della posologia una quantità di salbutamolo al mattino prima del via, nel limite di 1.000 nanogrammi per millilitro. Secondo indiscrezioni, il livello di Petacchi rilevato dal controllo sarebbe a 1.400. Le analisi del laboratorio di Barcellona potrebbere anche fornire indicazioni su come è stato assunto il salbutamolo.

Lo staff medico della Milram ha sottolineato a più riprese che non si può assumere salbutamolo in formula iniettiva, ma solo spray o con compresse effervescenti, elemento questo che escluderebbe l’uso della medicina come coprente di altri principi chimici. All’interno del team di Petacchi c’è comunque serenità, nel ricordo di precedenti casi analoghi archiviati dall’Uci.

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