Doping: squalifica gigantesca, 5 anni a Bernucci

Sentenza pesantissima contro il ciclista, già recidivo. Compare l'inibizione "familiare": ritenuti complici, moglie, madre, fratello, suocero condannati a non frequentare più l'ambiente

Il cilista Lorenzo Bernucci è stato squalificato per 5 anni dal Tribunale nazionale antidoping (Tna) del Coni. Assieme allo stop per il corridore sono arrivate anche le inibizioni per quattro anni nei confronti della moglie Valentina Borgioli, della madre Antonella Rossi, e del suocero Fabrizio Borgioli. Per il fratello Alessio il Tribunale ha invece optato per 3 anni di inibizione. La famiglia è stata quindi sanzionata per complessivi 20 anni.
La squalifica di Lorenzo Bernucci arriva dopo la perquisizione dell'aprile dello scorso anno da parte della Guardia di Finanza di Firenze. I finanzieri, su mandato della Procura di Padova, trovarono infatti nella casa dell'ex gregario di Alessandro Petacchi farmaci con sostanze proibite, albumina e sibutramina. A quest'ultima Bernucci era stato trovato positivo nel 2007, quando correva per la T-Mobile.
La richiesta di deferimento da parte della procura antidoping del Coni era scattata anche nei confronti della moglie di Bernucci, Valentina Borgioli, del fratello Alessio, della madre Antonella Rossi e del suocero Fabrizio Borgioli.

La madre e il fratello avrebbero detto in un primo momento al pm veneto che i farmaci trovati in casa erano loro, salvo poi ritrattare. La moglie invece avrebbe mandato un sms a suo padre per chiedere di far sparire tutto prima della perquisizione.

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