Doppietta di Cavani. Milan sotto assedio: c’è anche il Napoli

La proverbiale scaramanzia napoletana sta tentando di cancellare la parola scudetto dalle teste di tifosi e squadra. Ma il -3 dal Milan, conquistato con la doppietta di Cavani - con la gentile collaborazione di Hamsik e Lavezzi -, dà vigore all’entusiasmo che ai piedi del Vesuvio a Napoli è ormai paragonabile all’epoca di Maradona. Sotto i riflettori, l’undici di Mazzarri appare implacabile (sei vittorie e un pareggio) e anche il Cagliari, pure avversario coriaceo, deve cedere il passo, sette anni dopo l’ultima sconfitta patita in B dai partenopei.
È la notte dei record quella che alimenta il sogno tricolore. Il portiere De Sanctis cancella il «giaguaro» Castellini, conquistando il nuovo primato d’imbattibilità al San Paolo (798’) che resisteva da 29 anni. E il Matador Cavani - arrivato a quota 22 in campionato - eguaglia Antonio Vojak che nella stagione 1932-33 stabilì il primato di gol stagionali di un bomber azzurro. L’uruguaiano era a digiuno da 40 giorni, da quando cioè siglò l’uno-due che abbattè la Roma all’Olimpico. Ha dovuto aspettare 416 minuti per ridestarsi dal letargo, scegliendo la partita giusta. Quella che sfata un altro tabù dell’era De Laurentiis, mai vittorioso in casa sul Cagliari fino a ieri sera.
Roberto Donadoni, allontanato dalla panchina del Napoli nell’ottobre 2009 proprio a vantaggio di Mazzarri (i due non si sono mai amati), aveva una gran voglia di prendersi una personale rivincita, anche per mettere alle spalle il pesante 0-4 incassato sette giorni prima dall’Udinese. E per un tempo ci aveva anche sperato: gran pressing sul centrocampo del Napoli, incapace di aprire il gioco sulle fasce, e due occasioni da rete sprecate da Acquafresca dopo le amnesie difensive di Ruiz - al debutto a Fuorigrotta - e Santacroce, recuperato in extremis.
Ma la faccia del Napoli, concluso l’intervallo, è ben diversa da quella spenta e svagata della prima frazione. I tre tenori dell’attacco suonano la carica ed è tutta un’altra musica. Lavezzi sarà pure a secco da 5 mesi al San Paolo, che ha ancora negli occhi lo splendido gol al Milan di un monday night da incorniciare, ma il suo movimento fa male alla difesa sarda. Tanto che Ariaudo non può che fermarlo fallosamente in area, concedendo a Cavani la ghiotta occasione di tornare al gol. Hamsik, che chiuderà in anticipo la sua partita per i crampi, fornisce un assist delizioso all’uruguaiano che farà il bis. Ricacciando indietro il Cagliari, che aveva avuto un sussulto d’orgoglio con Acquafresca, bravo a bruciare Cannavaro e a segnare finalmente un gol al Napoli al decimo tentativo tra sfide in A e in B.


Il palo di Mascara, entrato al posto dello slovacco, legittima il successo del Napoli che con un po’ di affanno difende i tre punti fra i più preziosi della stagione. Anche la squadra di Mazzarri mette sotto assedio il Milan, anzi vuole essere il terzo incomodo nella sfida tra le milanesi per lo scudetto.

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