Doppio Pazzo e la festa non c'è più

«Non volevamo che gli altri vincessero perché glielo lasciavamo noi. E poi ho fatto anche un regalo agli amici della Samp». Un doppio Giampaolo Pazzini spegne i sogni del Milan e dà l'ennesima soddisfazione ai tifosi interisti.

«Non volevamo che gli altri vincessero perché glielo lasciavamo noi. E poi ho fatto anche un regalo agli amici della Samp». Un doppio Giampaolo Pazzini spegne i sogni del Milan e dà l'ennesima soddisfazione ai tifosi interisti.
Chi aveva dato per morta questa squadra può sempre rimanerne convinto. Il livore che affiora nei suoi detrattori è pari alla potenza di un gruppo che ha bucato solo una settimana in tutta la stagione, un buco costato una semifinale Champions e un derby. Togliere i sei punti a una e aggiungerli all'altra per capire come stanno realmente le cose. I tifosi rossoneri erano già pronti con le bandiere, Pazzini gliele ha fatte ammainare: «Noi vogliamo vincere per noi, poi vedremo dove saremo arrivati», ha aggiunto l'attaccante nerazzurro, che ha rivolto una frecciata alla stampa con il sorriso sulle labbra: «I gol sono una risposta a me, si diceva che da 40 giorni non segnavo, mi sono divertito a leggerlo, ma mi diverto di più a far gol».


Non è neppure uno sfogo al veleno, con tutto quello che gli hanno rovesciato addosso, a lui, a Milito, a Leonardo e alla squadra, avrebbe potuto scatenarsi molto di più. Comunque la festa un'altra volta, neppure se il Milan dovesse battere il Bologna.

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