Marco Doria confessa le difficoltà a mettere daccordo la coalizione che dovrebbe sostenerlo. Lo fa annunciando ununità di vedute senza che nessuno gliene chiedesse conto. E usando qualche aggettivo che tradisce i mal di pancia. Gronda ma non solo, i temi che dividono. «Cè una sostanziale sintonia tra i partiti della coalizione di centrosinistra. Sono molti i denominatori comuni, esistono e vanno valorizzati». Così Marco Doria, candidato del centrosinistra ha commentato lesito del primo incontro tra tutti i partiti della coalizione, avvenuto ieri mattina per impostare il programma.
«Abbiamo cominciato a discutere collettivamente - ha detto Doria - dopo incontri tra i partiti fatti in precedenza, sulla impostazione programmatica nella quale tutti i partiti si intendono riconoscere in modo pieno e convinto». «Si è parlato anche di Gronda e di infrastrutture e continueremo a farlo - ha aggiunto -. Abbiamo cominciato a entrare nel merito della idea di città e di quello che potrebbe essere il progetto di città dei prossimi cinque anni». Poi, per lappunto, il tasto dolente. Ma a sinistra si va davvero daccordo? «Cè una sostanziale sintonia - ha sottolineato Doria -. Dico sempre che una coalizione che voglia governare una città, che voglia raggiungere la metà più uno dei votanti, per sua natura è composita ed articolata. I punti in comune sono molti e differenziano la coalizione di centrosinistra da quella di centrodestra.
Doria prova a nascondere le liti a sinistra: «Coalizione composita»
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