Politiche per la casa, gestione del ciclo dei rifiuti e risparmio energetico, realizzazione delle grandi infrastrutture per il trasporto pubblico. Questa sarà la politica del Campidoglio da qui al 2011 secondo il Dpf approvato ieri sera in Aula Giulio Cesare, con 31 voti a favore e 6 contrari. Un aspetto destinato a far molto discutere è la possibilità, per il Comune di Roma, di introdurre la tassa di soggiorno. Si parla della opportunità di individuare un meccanismo che consenta di finanziare con entrate fiscali la quota di spesa dei servizi per i quali si registra un particolare incremento dovuto ai flussi turistici e che non può essere coperta dalle tariffe. Tale obiettivo, si evince dal documento, può essere raggiunto o facendo rimanere sul territorio parte del gettito derivante della spesa dei turisti (ad esempio via ristorno di parte dellIva), oppure attraverso apposite forme di tassazione sul turismo. Sulla materia è stato respinto un emendamento di An che chiedeva di eliminare dal Dpf la previsione di una nuova tassa sul turismo. «Veltroni ha preso in parola Padoa-Schioppa - lamaro commento del capogruppo di An in consiglio, Marco Marsilio - per cui le tasse sono bellissime, facciamone unaltra. Così nella città che, come dimostrano i dati del Sole 24 Ore, tocca il record di imposizione fiscale procapite si aggiunge una nuova imposta».
Più soddisfatta Forza Italia, che ha presentato ben 47 emendamenti. Approvati, come fa notare il vicecapogruppo Marco Pomarici, «la ristrutturazione del mercato di Piazza dellUnità per il rilancio delle attività commerciali, il raddoppio della Trionfale da piazza Santa Maria della Pietà al Gra, la nuova attestazione del capolinea della Metro C con spostamento da via di Grottarossa al nuovo ospedale S.
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