Da presidente della Bce, Mario Draghi ha spesso criticato le agenzie di rating, chiedendo una maggiore trasparenza. Quello che fino ad oggi non si sapeva è che il governatore della banca europea ha ribadito la sua posizione anche davanti ai magistrati di Trani, quelli che stanno indagando su Moody's & Co. per capire se spread e crisi finanziaria sia stata creata "ad hoc".
"Conosco il fenomeno, che esiste ed è documentato", ha detto Draghi ai pm, come rivelato dal Tg5, "Vi è un conflitto tra analisti e uffici che producono il rating. Va rammentato che le società che proponevano i prodotti strutturati soggetti a rating erano società da cui dipendevano quelle stesse agenzie". Ascoltato il 24 gennaio 2011, l'allora governatore della Banca d'Italia analizzò il momento economico: "Il sistema bancario italiano è robusto, il deficit di parte corrente è basso, il risparmio è alto. Il debito complessivo di famiglia, imprese e Stato è basso rispetto ad altri paesi".
Poi l'accusa: "L’aumento di volatilità nel prezzo dei titoli è un sicuro danno derivante da queste valutazioni". E soprattutto a causa dei giudizi negativi da parte delle agenzie "gli investitori non trovano conveniente sottoscrivere titoli di banche e gli stessi titoli di Stato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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