Anche Mario Draghi concorda con le prospettive meno scure dell'economia. «La velocità del deterioramento diminuisce», dice il governatore di Bankitalia incontrando i giornalisti in una pausa fra le riunione del G7 e quella del G20. Allo stesso tempo Draghi ricorda che ci sono Paesi e settori che sono entrati in crisi in tempi diversi, e così potrebbero essere differenti i tempi di uscita. «La volatilità dei mercati è diminuita, e gli spread stanno ritornando ai livelli precedenti al fallimento della Lehman Brothers». Per il banchiere centrale è necessario «spezzare il circolo vizioso» tra sistema bancario ed economia reale. A questo fine occorre la massima trasparenza, da parte degli istituti di credito, sui titoli tossici in bilancio. «Bisogna ristabilire i flussi di credito per far ripartire l'economia, e questo avviene se i bilanci sono trasparenti». In qualità di presidente del Financial stability board, Draghi ha riferito al G7, e successivamente al G20, dei progressi fatti dall'organismo sui temi della regolamentazione sulla base degli accordi presi al summit di Londra.
L'agenda non è ancora conclusa, puntualizza, e adesso la sfida è quella del recepimento dei nuovi indirizzi in ambito nazionale. Oggi, al Monetary and financial committee del Fmi, Draghi riferirà sul lavoro fatto sul cosiddetto esercizio di «early warning», l'avviso precoce nel caso di sintomi di una crisi.LB
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.