Droga, il Campidoglio «censura» il Parlamento

Bafundi (Udc): «Il documento approvato dalla maggioranza è un atto grave e irresponsabile». De Lillo (Fi) critica l’Unione

Droga, il Campidoglio «censura» il Parlamento

Il consiglio comunale ha votato un ordine del giorno di censura di quanto approvato dal Parlamento in materia di droga. «Nell’ordine del giorno - dicono il coordinatore della maggioranza Silvio Di Francia e il capogruppo della Rosa nel pugno Roberto Lovari - si parte da una considerazione generale sulla gravità di norme che riguardano la libertà personale dei cittadini e che sono state inserite con un vero e proprio blitz in un decreto riguardante le Olimpiadi di Torino». «Nel merito è ancora più grave l’equiparazione tra droghe pesanti e droghe leggere che, espropriando il Parlamento, vengono rinviate a una decisione del governo».
«L’ordine del giorno approvato in consiglio comunale contro la legge sulla droga approvata in Parlamento è un atto grave e irresponsabile», commenta Gianfranco Bafundi, capogruppo Udc al Comune. «Il provvedimento fortemente voluto dalla Cdl ha come elemento qualificante il recupero che permette ad ogni persona che è dipendente da sostanze stupefacenti di poterne uscire. Troppa dietrologia e troppe falsità sono state dette su una legge che vuole tutelare al massimo i nostri giovani. Le motivazioni a sostegno dell’odg approvate dal centrosinistra non hanno ragione di essere. Non è prevista - spiega Bafundi - nessuna sanzione penale restrittiva per i consumatori a cui verranno applicate solo norme amministrative. Quindi parlare di sovraffollamento delle carceri è assolutamente falso. Chi fuma uno spinello non per questo finisce in carcere. Come ha detto don Gelmini la droga non è né di destra né di sinistra, ma qualcuno tra i banchi della maggioranza capitolina non lo ha capito. Ritengo grave che questo odg sia stato votato anche dai colleghi della Margherita che votando a favore si sono schierati dalla parte dei partiti che non hanno a cuore il futuro dei nostri giovani». «Ora è evidente a tutti come la pensa la sinistra capitolina sulla droga: va bene e fa bene. Anzi, ce ne vorrebbe un po’ di più. Insomma, drogatevi pure: questa è la proposta dell’Ulivo ai giovani e giovanissimi della capitale», afferma Fabio De Lillo, consigliere comunale di Forza Italia.

«Con l’approvazione della mozione contro la legge Fini - continua De Lillo - torna la strategia di attaccare provvedimenti nazionali a partire dagli Enti locali, utilizzando le istituzioni più vicine ai cittadini contro il governo per dare l’idea di una separazione del Paese dall’esecutivo».

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