Roma - Il ministero della Salute avrà 45 giorni di tempo per spiegare in base a quali valutazioni è stata innalzata da 500 milligrammi a 1 grammo la quantità di cannabis che è possibile detenere senza rischiare sanzioni penali. Il Tar del Lazio ha avanzato la richiesta al dicastero guidato da Livia Turco. La III Sezione quater del Tar, presieduta da Mario Di Giuseppe, ha accolto il ricorso con il quale il Codacons contestava il cosiddetto “Decreto Turco”, varato il 14 novembre scorso, in tema di possesso di sostanze stupefacente per uso personale. Il ministero a questo punto dovrà fornire al Tar anche gli eventuali documenti tecnici istruttori utilizzati nell'ambito dei lavori della commissione di studio istituita sul tema e indicare eventuali parametri comunitari di riferimento sui principi attivi della cannabis. Soddisfazione dall’associazione dei consumatori: "Il Tar - ha commentato il presidente Carlo Rienzi - non ha trovato motivazioni sanitarie poste a base del decreto del ministro Turco e ha quindi ordinato al ministero di fornirle entro 45 giorni. Ci auguriamo che il ministro capisca il segnale forte che è venuto dai giudici amministrativi e revochi un provvedimento così dannoso per la salute soprattutto dei giovani”.
Con il decreto Turco il governo aveva posto le basi per una riforma della legge “Fini-Giovanardi” in materia di droga.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.