Il Dubl Esse rosé decolla da Fiumicino

D ecolla un nuovo grande spumante italiano. E lo fa in maniera quasi letterale, dall'area di imbarco del terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Qui, nel ristorante Attimi che qualche mese fa lo chef tristellato Heinz Beck ha aperto per i viaggiatori gourmet (e dove ha introdotto l'idea di porre sui tavoli una clessidra da 30, 45 e 60 minuti che scandisca i tempi di una pausa gustosa ma forzatamente limitata dai tempi di imbarco del proprio volo) qualche giorno fa Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, la più visionaria cantina campana, ha battezzato il Dubl Esse Rosato. Un vino che completa la linea degli spumanti dell'azienda irpina realizzati con i vitigni tipici dell'enologia irpina: Greco di tufo, falanghina e Aglianico. «Dubl ama percorrere strade nuove - dice Capaldo - e lo fa a tutto tondo, proponendosi come outsider del metodo classico per lo più in un territorio fuori dalla tradizione delle bollicine. Siamo l'eccezione che conferma la regola. E la regola è la ricerca della massima qualità in ogni passaggio, dalla vigna fino al savoir faire in cantina».

Il Dubl Esse Rosato è realizzato con le uve Aglianico provenienti dai migliori vigneti dell'area di Taurasi. Fa un affinamento di almeno 36 mesi sui lieviti in bottiglia e la sboccatura è avvenuta pochi mesi fa senza liqueur d'expedition, ciò che ne fa un pas dosé, quindi un vino che esprime con maggiore integrità lo stile aziendale. Il colore è oro rosa, il perlage fine e persistente, il naso di piccoli frutti rossi e un po' piccante di zenzero, la bocca avvolgente. Si abbina a carni, pesce, formaggi come vero vino a tutto pasto.

La bottiglia, a tiratura limitata, è stata ideata da Fabio Novenbre e ricorda l'immagine di papa Gregorio con tre fasce circolari che simboleggiano, dice il designer «il rapporto della cantina con la terra: militante, a volte sofferente ma sempre trionfante».

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