Passano gli anni, cambiano le giunte e il colore delle stesse, ma la situazione non cambia. Con lautunno riprendono le sfilate dei diritti. Tutte inevitabilmente in centro. Ieri mattina caos annunciato con i metalmeccanici a piazzale Flaminio e gli studenti da Prati al centro. Ma che fine hanno fatto i protocolli e le nuove regole per evitare la moltiplicazione delle manifestazioni in centro? Se lo chiedono il segretario de La Destra Francesco Storace e Antonino Torre (Lista civica Alemanno). «È inaccettabile - dichiarano congiuntamente - che a Roma ogni volta che cè una manifestazione, come quella di oggi dei metalmeccanici, la circolazione stradale vada in tilt, creando disagi ai cittadini. La mobilità nella Capitale è un problema che va affrontato seriamente, non ci si può sempre riempire la bocca di parole e inutili proclami. Il centro di Roma è rimasto paralizzato fino al pomeriggio». «Vorremmo sapere che fine ha fatto il regolamento di organizzazione delle manifestazioni annunciato dal prefetto e - aggiungono Storace e Torre - se è ancora attuabile e quando si deciderà di parlare di politiche della mobilità in consiglio comunale. Bisogna passare ai fatti, basta con le chiacchiere».
Stesso tenore per Fabrizio Santori (Pdl), presidente della commissione Sicurezza. «Due cortei hanno messo a dura prova la pazienza dei romani, intasando per lennesima volta le vie del centro e provocando ripercussioni sulla viabilità cittadina. E purtroppo questo calvario si ripeterà anche nel fine settimana con nuove manifestazioni e fino a martedì con lo sciopero delle metropolitane e delle ferrovie regionali che collegano con Roma». «Lamministrazione Alemanno, estremamente attenta sui temi della mobilità - continua- e del diritto dei cittadini a muoversi nel loro spazio vitale, ha ottenuto pochi mesi fa la firma del protocollo sui cortei dalla quasi totalità delle forze sindacali, partitiche e sociali, proprio per limitare lo svolgimento delle manifestazioni solo ad alcune zone e piazze della città. Ma i problemi restano gravi e i cittadini continuano a pagare un prezzo altissimo alle manifestazioni autorizzate nel cuore di Roma». «Non a caso dallultimo sondaggio Onps - aggiunge Santori - è risultato che il fattore di massima insoddisfazione per i cittadini è la questione mobilità e traffico. La nostra amministrazione, forte dei risultati positivi ottenuti sulle politiche per la sicurezza deve dare unulteriore risposta a tutti i cittadini che vogliono tutelata di più e meglio la salute e il diritto di muoversi». Santori fa sapere di aver già chiesto al Prefetto di limitare al massimo il rilascio delle autorizzazioni preventive allo svolgimento dei cortei. «Al tempo stesso - chiude Santori - ci appelliamo al senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali perché facciano il possibile per scongiurare lo sciopero del trasporto pubblico di martedì prossimo, che inevitabilmente getterebbe nuovamente la città nel caos».
«Le difficoltà oggettive derivanti dallelevata concentrazione di manifestazioni che la capitale ospita praticamente ogni giorno deve far riflettere su unulteriore regolamentazione dei cortei che assume ormai carattere durgenza - aggiunge Dario Rossin, capogruppo del PdL in Comune-. Se da una parte, infatti, è sacrosanto il diritto di manifestare in piazza, lo è altrettanto quello di poter vivere serenamente la città per tutti coloro che invece alle manifestazioni non prendono parte - conclude -.
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