Due «imbranati» di successo

Lo spettacolo è tratto dal film «Per favore non toccate le vecchiette» di Mel Brooks

Save the date: 17 marzo, Politeama Brancaccio, The Producers con la strana coppia Enzo Iacchetti-Gianluca Guidi nei ruoli dei bizzarri produttori teatrali che diventano milionari mettendo in scena un flop. Forte del successo dei primi mesi di repliche a Milano, ma soprattutto forte della seconda, sfavillante primavera vissuta dall’esilarante commedia scritta e musicata da Mel Brooks - tuttora in scena sui palcoscenici di Broadway e Londra -, The Producers debutta al teatro Brancaccio nello stesso giorno in cui esce la nuova versione cinematografica del film, sempre diretta da Mel Brooks e interpretata da Uma Thurman, Nathan Lane e Matthew Broderick. La bibbia e il vangelo dei cinefili (cioè Morandini e Mereghetti) danno alla pellicola culto dell’esordiente Brooks (1968, Oscar per lo script) uscito in Italia con il titolo Per favore non toccate le vecchiette tre meritatissime stelle. Merito dei numeri musicali al limite del kitsch - come l’irriverente Primavera di Hitler -, oltre che della spassosa trama supportata da dialoghi frizzanti e tempi comici perfetti usata per sbeffeggiare la fauna di Broadway.
«Siamo rimasti fedeli alla versione originale della commedia - spiega il regista Saverio Marconi -, quella di un produttore in declino, Max Bialystock, il quale aiutato dal contabile furbo ma imbranato Leo Bloom mette in scena uno spettacolo-fiasco che si rivela un grande successo». È a quel punto che per i due produttori, aiutati da un mix di mestiere e ingenuità, cominciano i guai: audaci vecchiette, procaci segretarie-soubrette (Simona Samarelli, nel ruolo di Ulla), imbrogli, prigioni, e inaspettati successi al boxoffice.
«The Producers è una commedia dove si ride, si balla, e si canta tanto. Ho visto questo show a Londra, e quando Marconi mi ha proposto il ruolo di Max pensavo di non farcela: l’attore che lo interpretava era piccolo e grasso, io invece sono alto e un po’ magro, perciò ho dovuto aggiungere il carattere al mio personaggio - confessa Enzino Iacchetti -. Max però ora è mio, balla alla "potrei ma non gliela fo" e guai a chi me lo tocca. È ironico, aggressivo, ma mai cattivo; tenero con le vecchiette che soddisfa con le prestazioni sessuali elargite in cambio di denaro per produrre spettacolini. Una specie di Forrest Gump avviato alla piccola disonestà».
The Producers è uno spettacolo dai grandi numeri interpretato anche da Fabrizio Angelini (attore e coreografo), Gianfranco Phino, e Marco Massari: oltre trenta cambi scena, centinaia di costumi, un grande corpo di ballo e numeri spettacolari puro stile Broadway per due ore e cinquanta minuti di lustrini, paillettes, e un vagone di comicità. «Qualcuno insinua che io e Enzo improvvisiamo sul palcoscenico - aggiunge Gianluca Guidi -. Lavorare insieme? È bello, quasi fraterno. Andiamo d’accordo anche per quanto riguarda il ballo. So fare solo il tip-tap, imparato per fare Gigì con Ernesto Calindri: allora in scena nessuno riusciva a distinguere la sua agilità fisica dalla mia. Praticamente… mi manca l’uso degli arti inferiori, ma in scena con la Samarelli sembro Nureyev».


Una curiosità: i testi e le canzoni dello spettacolo, adattati in italiano, sono stati approvati da Mel Brooks in persona che ha promesso di partecipare all’anteprima del 16 marzo. «Mi ha detto - conferma Iacchetti - che ci sarà e che si alzerà dalla poltrona ogni volta che sbaglio battuta: vuol dire che starà tutto il tempo in piedi. Meno male che è piccolo di statura».

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