Pietro Acquafredda
La fatidica data del 27 gennaio - a 250 anni dalla nascita a Salisburgo di Wolfgang Amadeus Mozart - è arrivata. Attesa da molti, da alcuni detestata prima ancora dellinizio delle celebrazioni, per il timore che tutto si risolva in un affare economico, molto gradito ai salisburghesi e austriaci in generale, che sulla ricorrenza hanno investito energie e capitali, assai temuto dagli intenditori che paventano la musica di Mozart retrocessa in secondo piano.
Comunque la si pensi, via alle celebrazione. Roma non sta a guardare e mette in campo due lunghe maratone con orchestra. Comincia alle 18.30 e si concluderà alle 23, la Iuc (Istituzione universitaria dei concerti) nellaula magna delluniversità, in collaborazione con lOrchestra sinfonica abruzzese e lOrchestra di Roma e del Lazio. Alla maratona, divisa in quattro parti, si accede pagando un modico biglietto - appena 6 euro per ciascuna parte.
Alle 18.30, il celebre mottetto «Exultate, Jubilate» ed il celeberrimo Concerto per clarinetto e orchestra (K 622), indimenticabile estremo lavoro del musicista. Seconda parte, dalle 19.45, con due concerti rispettivamente per fagotto (K 191) e pianoforte (K 328); terza parte, alle 21, con il Concerto per violino (K 218) e la Sinfonia concertante per fiati (K 279b); quarta parte infine, alle 22, con la sinfonia «Haffner» (K 385).
Dalle 20 alla mezzanotte, nellAuditorium di via della Conciliazione, lOrchestra Sinfonica di Roma, diretta da Francesco La Vecchia, per la maratona mozartiana, si esibisce al grido di «Tutti pazzi per Mozart».
Lincarico di aprire la maratona spetta a un fanciullo prodigio, tale Jacopo Giovannini, di appena otto anni, e già indicato come un fenomeno. Esegue le ben note variazioni painistiche (dodici) su «Ah, vous dirai-je maman».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.