Le due ruote cercano nuovi mercati in Brasile e Cina

Il 2010 sarà ancora «difficile» per l’economia italiana e anche il comparto delle due ruote sta attraversando un «periodo delicato». Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, c’è stata una flessione delle vendite di «cinquantini» e di veicoli superiori ai 50cc pari al 16,6 per cento. Nonostante tutto, Confindustria Ancma guarda «fiduciosa» al futuro cercando nuovi mercati e possibili sbocchi esteri: da qui nascono partnership e accordi strategici con Paesi in forte crescita, come la Cina e il Brasile, ovvero potenziali acquirenti capaci di fornire nuovo vigore al settore moto. È quanto emerso durante l’assemblea annuale dell’Ancma, l’associazione nazionale ciclo motociclo accessori guidata da Corrado Capelli, che si è svolta a Milano. Nel primo semestre del 2010 le immatricolazioni (veicoli maggiori di 50 cc) segnano un calo delle vendite del 19% rispetto allo stesso periodo del 2009. Scendono (-6%) le vendite dei ciclomotori (50 cc). Positivo il mercato delle bici: dopo un 2008 in forte flessione, spiega l’Ancma, grazie agli incentivi, il comparto ha chiuso il 2009 in crescita.
Quanto a quadricicli e minicar, molta preoccupazione si riscontra tra i costruttori e gli importatori, che nel 2009 hanno segnato un calo di mercato dell’11%.

Occasioni per il rilancio del comparto vengono da fuori i confini nazionali: in questo senso è «strategico» l’accordo siglato in aprile con il governo brasiliano per la realizzazione di un Parco tecnologico delle due ruote italiane nella zona franca di Manaus, in Amazzonia.

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