Tra le due squadre vince solo la notizia

Egregio direttore, ci risiamo... lei mi ci «tira per i capelli» sui favoritismi per la Sampdoria, su il Giornale, alla faccia della «par condicio». Dopo la sua, formale promessa di praticare equità speravo che questa noiosa «querelle» tra me e lei fosse finita. Ma così non è, e debbo scrivere ancora, ma le prometto (comunque vada) che è l’ultima volta. Veniamo al dunque. Già su il Giornale del giorno del «derby» apparivano più di tre colonne e mezza, per la Samp, più una grande foto dell’«aeroplanino» di Montella. Nel contesto, certo si parlava anche del Genoa, ma così, di straforo, quasi fosse una squadretta qualunque, ospite, venuta dal Sud. Per il Genoa, una ventina di righe... L’ho rilevato, ne ho tenuto ben conto senza alcuna reazione. Aspettando gli sviluppi del futuro. Ed eccoci alla partita di domenica scorsa. Le due squadre genovesi hanno vinto entrambe. Ma quale è stata la vittoria più importante? Non certo quella della Sampdoria che giocava in casa, contro un’Atalanta, non certo squadrone di primo piano. Il Genoa, invece ha espugnato il campo del Napoli, che vale certo di più di un’Atalanta. Ed è tuttora in classifica davanti alla Samp. Ma sul Giornale di oggi, pare si evidenzi che quello che più conta è la vittoria sampdoriana. Lo spazio è così distribuito: per la Samp, facendo la somma delle righe, due colonne e mezza più una grande fotografia del «divino» Cassano. Per il Genoa? Solo due terzi di colonna. E commenti senza infamia e senza lode. Ma la Samp, viene del tutto glorificata. È fortissima, ora (dopo aver vinto questa partita) e Cassano è il suo profeta. Grandissimo per aver fatto un gol, insignificante dato che già ci si trovava sul due a zero. Ma l’ha fatto Cassano! Perbacco... Chiedo venga emesso un francobollo commemorativo. Ma non vale di più il gol di Sculli che ha fatto vincere la partita? Signor direttore, mi arrendo. È scritto che la Samp (sessanta anni di vita, uno scudetto) debba essere tenuta di maggior conto, di un Genoa (ora in A, ora davanti alla rivale, in classifica) con più di cento anni di anzianità e ben nove scudetti. Così deve essere scritto. Infatti, nei giornali che ho comperato ieri (Secolo XIX e Gazzetta del Lunedì) sempre gli articoli sulla Samp precedono quelli del Genoa. Cedo alla violenza. Non la importunerò mai più con le mie lettere... La ringrazio di avermele, in passato, pubblicate. La presente può anche cestinarla. Con sempre cordiali saluti


Egregio Dottore, ci risiamo anche noi. Anche perché riceviamo (e magari non pubblichiamo) lettere identiche alla Sua, ma colorate di blucerchiato. Il fatto è - e ai lettori attenti non sfugge - che l’apertura di pagina o la lunghezza dei pezzi dipendono solo dalla cronaca e non dal tifo dei redattori.

Tanto che al Genoa (e solo al Genoa, ma perché interessava) sono stati dedicati di recente due articoli di fondo. Mi fermo qui per evitare la censura del caporedattore Lussana. Lo sento già: con la Sua lettera e la mia risposta, oggi diamo fin troppo spazio al Grifone...
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